Dragon trainer (D. DeBlois, C. Sanders, 2010)
Dragon trainer (How to Train Your Dragon)
di Dean DeBlois, Chris Sanders – USA 2010
animazione digitale
**1/2
Visto in DVD, con Hiromi.
Una tribù di vichinghi è in lotta con i draghi che regolarmente attaccano il villaggio, razziando bestiame e provviste. I guerrieri vivono solo per abbattere le bestie alate, e persino i bambini vengono addestrati sin da piccoli a diventare uccisori di draghi. Ma il sensibile Hiccup, figlio del capo tribù, ne catturerà uno (il più temibile di tutti: una Furia Buia!), diventerà segretamente suo amico, imparerà a cavalcarlo e insegnerà a tutti che si può vivere in armonia (coalizzandosi, per di più, contro un nemico comune). Dopo "Kung Fu Panda", un altro segnale che la DreamWorks ha finalmente imparato a fare film d'animazione come si deve, rinunciando a competere con la Pixar sul piano delle ambizioni e della complessità e ispirandosi invece all'approccio più diretto al pubblico che ha reso grande la Disney, senza tralasciare la cura delle ambientazioni e del character design. "Dragon trainer" ha tutti gli ingredienti al posto giusto: ciascun personaggio ricopre un ruolo prestabilito ai fini della trama (non particolarmente originale, a dire il vero) e ogni cosa scorre via liscia e prevedibile, ma proprio per questo in fondo gradevole. Molto kawaii, in particolare, il drago che diventa amico del protagonista (notevoli, nell'aspetto del mostro come nella trama, le somiglianze con "Lilo & Stitch", diretto dagli stessi registi). Il film è uscito nelle sale in 3D, ma io l'ho visto in sole due dimensioni sul televisore di casa e non mi pare di essermi perso qualcosa (provate invece a vedere un film sonoro senza l'audio, e capirete quanto sia pretestuoso il paragone che i paladini del 3D fanno con la fine del cinema muto!).
4 commenti:
uno dei film d'animazione che mi sono piaciuti di più negli ultimi tempi.
per me meglio della pixar!
Esagerato! ^^
È un film carino e simpatico, ma non offre nulla più di un buon intrattenimento adolescenziale.
Ma davvero il titolo è stato cambiato in Italia in... inglese????!
Eggià, e non è nemmeno un caso isolato. :-(
In passato ci sono già stati altri esempi: tipo "Layer cake" che da noi è stato intitolato "The pusher", oppure "Wild things" che è diventato "Sex crimes"...
Posta un commento