Erotico profondo (J. Franco, 1976)
Erotico profondo (Jack the Ripper)
di Jess Franco – Germania/Svizzera 1976
con Klaus Kinski, Josephine Chaplin
*1/2
Visto in DVD, con Martin.
Uno svogliato Klaus Kinski interpreta Jack lo squartatore in un film deludente, che si trascina senza offrire particolari sorprese allo spettatore (e mantenendo molto meno di quanto prometteva il fuorviante titolo italiano: giusto un paio di nudi fugaci e qualche grossolano tocco di gore). Il misterioso assassino che semina il panico fra le prostitute nella Londra di fine Ottocento è in realtà un medico rispettato e stimato, che di notte rapisce e mutila le donne per poi gettarne i pezzi nelle acque del fiume con la complicità della custode del giardino botanico. Nonostante gli indizi forniti da alcuni testimoni (fra cui un vecchio cieco dagli istinti molto sviluppati), Scotland Yard brancola nel buio: ma un giovane detective riuscirà a risolvere l'enigma grazie all'aiuto della propria compagna, una ballerina che pur di adescare l'assassino corre il rischio di diventare la sua prossima vittima. Luoghi comuni, scenari approssimativi e personaggi senza spessore: gli istinti omicidi del protagonista sono spiegati, un po' superficialmente, attraverso l'odio nutrito nei confronti della madre (interpretata – nella sequenza del sogno – dalla stessa attrice che recita nel ruolo della fidanzata dell'ispettore), che era stata a sua volta una prostituta. Risibile la ricostruzione d'epoca, che per rendere l'atmosfera si affida unicamente a strade invase dalla nebbia e a una fotografia scura e avvolgente. Il film è praticamente un remake a colori di una precedente e più riuscita pellicola in bianco e nero di Franco, "Il diabolico dottor Satana".
2 commenti:
Kinski, Kinski...guardando questi film si capisce perchè correva al volo quando lo chiamava Herzog, e sopportava anche il clima dell'Amazzonia!
Io ero già abbastanza adulto per ricordare quando uscì "Aguirre", e tutti furono stupiti di trovare in Kinski un attore così grande, ma Herzog lo sapeva già. Visione d'obbligo, a questo punto, "Il mio miglior nemico" , omaggio di Herzog a Kinski (lo scrivo per chi ancora non sapesse).
E sì che Kinski odiava Herzog (lo si vede proprio nel codumentario che citi): eppure, come dici anche tu, non appena lo chiamava si precipitava nei posti più difficili per lavorare con lui! ^^
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