26 novembre 2010

Drunken master (Yuen Woo-ping, 1978)

Drunken master (Jui kuen)
di Yuen Woo-ping – Hong Kong 1978
con Jackie Chan, Yuen Siu-tien
***

Rivisto in DVD, in originale con sottotitoli inglesi.

L'abile ma indisciplinato Wong Fei-hung (chiamato Freddy Wong nel classico doppiaggio inglese), sempre pronto ad attaccar briga o a mettersi nei guai, viene affidato per un anno dal padre a un insegnante di arti marziali tanto bizzarro quanto severo, il vagabondo Beggar So. Questi sottopone il ragazzo a un addestramento durissimo ma efficace: Fei-hung apprende infatti la straordinaria tecnica dell'ubriaco, che consiste nell'evadere i colpi dell'avversario simulando i movimenti imprevedibili di un avvinazzato che non si regge in piedi, e riuscirà così a sconfiggere il temibile Thunderleg (o Thunderfoot), spietato sicario a pagamento che era stato assoldato per uccidere proprio suo padre. Realizzato pochi mesi dopo "Snake in the eagle's shadow" (di cui condivide la troupe e l'intero cast, comprimari compresi), questo film leggendario, divertente e appassionante ha consacrato Jackie Chan come il nuovo divo del cinema di arti marziali alla fine degli anni settanta e ha reso estremamente popolare il suo approccio comico al kung fu (è proprio qui che Jackie comincia a sfruttare, durante i combattimenti, tutto ciò che gli capita sottomano: sgabelli, capi di vestiario, persino cibo). Ispirato a una figura realmente esistita, Wong Fei-hung è un personaggio che era già apparso sullo schermo in centinaia di pellicole, per non contare le serie televisive: in seguito verrà interpretato ancora, fra gli altri, da Jet Li nella serie "Once upon a time in China". Nella versione di Jackie Chan lo vediamo attraversare tutte le fasi del suo sviluppo caratteriale: inizialmente discolo e smargiasso (memorabile la scena in cui riesce con l'inganno a farsi abbracciare al mercato da una ragazza, che si rivelerà essere sua cugina!), sulle prime tenta di evadere dalla ferrea sorveglianza di Beggar So e dai suoi esercizi al limite della tortura; ma dopo essere stato pesantemente umiliato in uno scontro a mani nude da Thundeleg, ritorna con la coda fra le gambe dall'anziano maestro e accetta di sottoporsi ai suoi allenamenti estremi. Il film è ricco di momenti umoristici ma anche di combattimenti realistici, lunghi e diversificati – da ricordare quello al mercato con la zia (Linda Lin), che punisce Fei-hung per aver importunato la nipote; la rissa al ristorante in cui il ragazzo viene aiutato per la prima volta da Beggar So; lo scontro con l'imbonitore dalla testa d'acciaio; e quello con il lottatore che usa il bastone (Hsu Hsia) – nel corso dei quali Jackie fa uso di molti stili differenti (compresi quelli ispirati agli animali, che derivano dallo Hung Ga messo a punto dal Wong Fei-hung storico). Anche il maestro ubriacone Beggar So (So Chan, o Su Hua Chi) è una popolare figura del folklore cinese legato alle arti marziali, una delle "dieci tigri di Canton": interpretato da Yuen Siu-tien (sostituito da Yuen Biao come controfigura in alcune sequenze), padre del regista Yuen Woo-ping, insegna a Wong Fei-hung lo stile degli "otto dèi ubriaconi". Il ragazzo apprende velocemente i primi sette, ma si rifiuta di studiare la tecnica dell'ottava divinità, Miss Ho, la "dea signora", in quanto la ritiene troppo effemminata. Inutile dire che nel corso dello scontro finale con Thunderleg (Hwang Jang-lee) si troverà in difficoltà proprio per questa mancanza, e dovrà improvvisarne lo stile. Nella colonna sonora è riconoscibile il classico tema musicale legato a Wong Fei-hung, che compare in tutte le pellicole con il celebre personaggio. Nel 1994 Jackie realizzerà un sequel, "Drunken master 2", nel quale i suoi genitori saranno interpretati nientemeno che da Ti Lung e Anita Mui.

4 commenti:

Massimo Volpe ha detto...

Ricordi lontani di un Jackie Chan che ha fatto la storia del cinema HKese, dovrò rivederlo.

Christian ha detto...

È sempre molto piacevole! A partire da questo, e per una decina di anni, Jackie Chan ha dato davvero il suo meglio, inanellando una serie di film memorabili (con gemme come "Project A" e "Police story" su tutti).

Massimo Volpe ha detto...

Vero Christian, a tale proposito, se non lo hai già visto, mi permetto di consigliarti A new Police Story , film non eccezionale ma che dimostra una volta per tutte che Jackie Chan è un grande attore e non solo un simpatico guitto esperto in arti marziali , come per troppo tempo è stato considerato.

Christian ha detto...

L'ho visto, e sono d'accordo con te: è un buon film, anche perché Jackie interpreta un personaggio adatto alla sua età, anzi pure deluso e malinconico. ^^