Resident Evil (Paul W.S. Anderson, 2002)
Resident Evil (id.)
di Paul W.S. Anderson – GB/Francia/Germania 2002
con Milla Jovovich, Michelle Rodriguez
**1/2
Rivisto in DVD.
Ispirato a una popolare collana di videogiochi, il film – vagamente carpenteriano e primo di una serie che a oggi conta quattro pellicole (ma altre sono già in programma) – aggiorna il filone dei classici zombie movie alla Romero con un'ambientazione moderna, asettica e fantascientifica, e ha contribuito a trasformare Milla – sexy e aggressiva come non mai – in un'icona del genere action/horror. A parte l'incipit nella sontuosa villa neoclassica in cui la protagonista si risveglia senza alcun ricordo del proprio passato (una tipica situazione da videogioco, appunto, come una nascita) e la bella inquadratura finale in cui si scopre che il contagio ha ormai invaso l'intera Raccoon City, quasi tutto il film è ambientato nelle stanze e nei corridoi di un complesso sotterraneo chiamato "l'Alveare", un sofisticato laboratorio di ricerca di proprietà della potente e corrotta Umbrella Corporation dove vengono sperimentate armi virali e batteriologiche. Proprio una di queste, il Virus T, in grado di trasformare gli esseri viventi in non-morti affamati di carne umana, ha contaminato l'intera struttura: e il computer centrale, la Regina Rossa (riferimenti ad "Alice nel paese delle meraviglie" sono sparsi un po' ovunque, a partire dal nome della protagonista), l'ha isolata dall'esterno per impedire che l'epidemia si diffonda. A una prima parte fredda e piena di tensione, con Alice e un gruppo di soldati che cercano di penetrare nell'Alveare per scoprire che cosa è successo e devono vedersela con il computer (una versione femminile dello HAL 9000 di "2001: Odissea nello spazio") e le trappole in stile "The cube" (come il laser che taglia a fettine) che questi ha disseminato attorno a sé, ne segue una seconda più concitata e ricca invece di azione, in cui i personaggi devono fuggire dall'assalto dei non-morti, fra i quali – oltre a uomini – ci sono anche animali (memorabile la scena in cui Alice lotta contro i cani: a proposito, Milla ha effettuato tutti gli stunt in prima persona, senza controfigure!) e mostri vari (il cosiddetto "licker"). Fra i comprimari si segnalano Michelle Rodriguez (la tosta soldatessa Rain, un classico personaggio "alla Vasquez"), Eric Mabius (Matt, attivista contro le multinazionali) e James Purefoy (Spence, il misterioso "marito" di Alice). Tranne che nella scena iniziale, in cui si sveglia nuda nella doccia, e in quella finale, in cui indossa soltanto un telo da ospedale, Milla veste per tutta la pellicola un costume molto essenziale, che comprende stivaletti neri e un leggero abito da sera rosso. Il regista Paul W.S. Anderson – che aveva già sfornato l'adattamento cinematografico di un videogioco con "Mortal Kombat" – si limiterà a scrivere e a produrre il secondo e il terzo film della serie ("Resident Evil: Apocalypse" e "Resident Evil: Extinction"), tornando dietro la macchina da presa soltanto con il quarto episodio ("Resident Evil: Afterlife"). Nel frattempo è diventato il fortunato marito di Milla, nonché il padre di sua figlia Ever (il cui padrino è Wim Wenders!).
2 commenti:
lo ricordo come uno dei film più brutti e noiosi cui abbia mai assistito.
per fortuna è solo un ricordo vago
I seguiti sono brutti, ma il primo non è male.
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