16 ottobre 2010

Resident Evil: Extinction (R. Mulcahy, 2007)

Resident Evil: Extinction (id.)
di Russell Mulcahy – GB/USA/Ger/Fra/Aus 2007
con Milla Jovovich, Oded Fehr
**

Visto in DVD.

Sono passati alcuni anni dalla conclusione del secondo episodio. La Umbrella Corporation non è riuscita a fermare il diffondersi del virus, che ha contagiato il mondo intero (e da questo film si comincia a parlare di città reali come Las Vegas, non più fittizie come Raccoon City). A parte piccoli gruppi di superstiti che si spostano in continuazione per evitare i non-morti, e i dipendenti della stessa Umbrella che vivono rifugiati in complessi sotterranei, la superficie del pianeta è ormai invasa dagli zombie e ridotta a un deserto: il che dona a questo episodio, ambientato nel midwest americano fra lo Utah e il Nevada, un'accattivante atmosfera alla "Mad Max". Alice, dotata ora anche di poteri psionici, aiuta il convoglio di Claire Redfield a partire in direzione dell'Alaska, dove – se si presta fede ad alcune trasmissioni radiofoniche – si troverebbe un rifugio in cui l'epidemia non è ancora arrivata. E nel frattempo scopre che il dottor Isaacs (Iain Glen), uno degli scienziati della Umbrella, ha clonato il suo corpo per proseguire gli esperimenti su di lei. Isaacs, che sta anche tentando di "addomesticare" i non-morti, entrerà in conflitto con il presidente della Umbrella, Wesker, e subirà una mutazione trasformandosi a sua volta in un mostro. Ma Alice lo eliminerà con l'aiuto dei propri cloni. Mentre Paul W.S. Anderson continua a sceneggiare, l'inesperto Alexander Witt di "Resident Evil: Apocalypse" viene sostituito alla regia dal veterano Russell Mulcahy (uno che passerà alla storia per un unico film, "Highlander") e in effetti la situazione migliora. Se la parte centrale nel deserto è piuttosto ordinaria, va apprezzato almeno il tentativo di cambiare radicalmente ambientazione rispetto agli episodi precedenti. Le cose migliori sono comunque l'incipit (che recupera scenografie e costumi dal primo film) e lo scontro conclusivo nel laboratorio sotterraneo. Non mancano comunque molti luoghi comuni del genere, compreso il personaggio che viene morso dai non-morti e non lo dice agli altri fino a quando non è troppo tardi. In più, oltre ai soliti cani-zombie (presenti in tutte le pellicole della serie), i nostri eroi devono vedersela anche con minacciosi corvi contagiati dal virus, che ricordano "Gli uccelli" di Hitchcock. Da "Apocalypse" ritornano – ma durano poco – i personaggi di Olivera e L.J., mentre nulla ci viene detto del destino di Jill Valentine e di Angela. Milla, tosta e bellissima, ruba comunque la scena a tutti.

0 commenti: