21 ottobre 2010

Adèle e l'enigma del faraone (Luc Besson, 2010)

Adèle e l'enigma del faraone (Les aventures extraordinaires d'Adèle Blanc-Sec)
di Luc Besson – Francia 2010
con Louise Bourgoin, Jacky Nercessian
**1/2

Visto al cinema Orfeo, con Hiromi.

Parigi, 1911: un uovo custodito nel museo di scienze naturali si schiude nottetempo, liberando uno pterodattilo che semina il panico per le strade e i cieli della "ville lumière". L'animale preistorico è stato riportato in vita dal professor Espérandieu, esperto di antichità e occultismo, che per questo motivo viene arrestato e condannato a morte. A salvarlo è l'ardita giornalista e avventuriera Adéle Blanc-Sec, che ne ha bisogno per rianimare la mummia del medico di fiducia del faraone Ramsete II, da lei trafugata in una tomba egiziana e portata di nascosto a Parigi. È infatti convinta che Patmosis, grazie alle sue leggendarie conoscenze, sia l'unico in grado di curare la sua sorella gemella Agathe, in coma da cinque anni. Ispirandosi a un fumetto (poco noto in Italia) di Jacques Tardi, Besson continua la sua frequentazione del cinema-giocattolo e sforna un prodotto all'insegna del puro intrattenimento, infarcito di situazioni grottesche, personaggi caricaturali e macchiettistici (come il poliziotto inetto e perennemente affamato, il cacciatore giunto dall'Africa per cacciare lo pterodattilo, o le stesse mummie), gag da cinema muto e una protagonista acida e sfrontata, a dire il vero non particolarmente simpatica. Però, se si sta al gioco, il divertimento non manca, anche perché il film scorre leggero e sbarazzino, l'ambientazione retrò di inizio secolo ha il suo fascino, il registro comico è ben fuso con quello avventuroso (la sequenza in cui Adèle trafuga la mummia dalla piramide sembra una parodia di Indiana Jones, che già di suo non brillava per realismo) e il buon Luc è il primo a non commettere l'errore di prendersi sul serio, risparmiandoci scontri epici fra il bene e il male e facendosi perdonare alcuni dei recenti passi falsi (leggi "Angel-A"). Siamo dalle parti, per intenderci, delle pellicole di Asterix con attori in carne e ossa: con la differenza che qui c'è almeno un vero regista, mentre in quelli no (con l'eccezione, naturalmente, del capolavoro "Asterix e Obelix: missione Cleopatra", guarda caso sempre con l'Egitto di mezzo, per il quale i francesi nutrono una certa fascinazione sin dai tempi di Napoleone). Una delle prime scene è ambientata nei pressi del monumento a Giovanna d'Arco: autocitazione di Besson? Ma non mancano altri curiosi rimandi: la scena in cui le autorità di Parigi si attivano per catturare lo pterodattilo, con ciascun burocrate che passa l'ordine a un proprio subalterno riducendo il tempo a sua disposizione, proviene dritta dal primo film di Henri-Georges Clouzot, "L'assassino abita al 21"; e nella colonna sonora si può sentire il celebre motivo "Nella sala del re della montagna" dal "Peer Gynt" di Grieg. La protagonista Louise Bourgoin, semiesordiente, ha lavorato in precedenza in televisione come annunciatrice delle previsioni del tempo: dopo Anne Parillaud, Natalie Portman e Milla Jovovich, Besson – che ha dichiarato che il film sarà il primo di una trilogia – riuscirà a lanciare anche la sua carriera? Poco da dire sul resto del cast, con attori irriconoscibili fra trucco pesante (come Mathieu Amalric nei panni del "cattivo" Dieuleveult) o baffoni posticci (come Gilles Lellouche in quelli dell'ispettore Caponi).

7 commenti:

Giuliano ha detto...

Ho il fumetto su Alterlinus: ti interessa? scannerizzo e mando...(ma è un bel po' lunghino!)
belli i disegni, non mi pare che la storia sia memorabile, però il film mi incuriosisce.

Christian ha detto...

Ho visto che è appena stato ristampato dalla Rizzoli Lizard:

http://lizard.rcslibri.corriere.it/libro/4240_le_straordinarie_avventure_di_tardi.html

Magari lo comprerò, visto che è un bel volumone di 200 pagine!

(Anzi, adesso che ci penso, anch'io ho da qualche parte una bella collezione di Alterlinus: magari ce l'ho già e non me lo ricordavo... Ora vado a vedere...)

Martin ha detto...

Per quanto mi sia sforzato non ho capito proprio il senso del titolo italiano.
Comunque se ti è piaciuto questo ti consiglio di recuperare i primi due capitoli della saga dei Minimei, in fondo l'idea di cinema è molto simile.

Martin ha detto...

Dimenticavo... a proposito del Besson scopritore di nuovi talenti femminili...
Purtroppo per Milla è stato solo negli anni in cui era la signora Besson che ha fatto le cose migliori, collaborazioni con Wenders e Spike Lee comprese.
Il resto, e stiamo parlando degli ultimi 10 anni, è stata tutta un po' fuffa.
Poi lei è splendida, non ci sono discussioni, ma questa è un'altra storia...

Christian ha detto...

Il titolo italiano non ha senso, perché ovviamente nel film non c'è nessun "enigma del faraone". Ma come al solito, dubito che i distributori italiani guardino poco più del trailer dei film. Forse hanno voluto ammiccare ai telespettatori che si nutrono di "Voyager", profezie Maya e cose simili.

A me è piaciuto per il gusto retrò, in parte dovuto all'ambientazione e in parte al fatto che il fumetto di Tardi risale agli anni settanta. Non credo che i Minimei garantiscano la stessa atmosfera, ma comunque prima o poi li vedrò...

Quanto a Milla, purtroppo la qualità dei film che interpreta dipende anche da quella dei registi. E Paul W.S. Anderson (per il quale, a proposito, nel 2011 interpreterà Milady nel nuovo "I tre moschettieri"!) non è certo Wenders o Spike Lee. Però lei come attrice è molto migliorata, e poi si vede che a fare i vari "Resident evil" e "Ultraviolet" si è divertita.

MonsierVerdoux ha detto...

sarà che come dici tu Besson non fa l'errore di prendersi sul serio, però questo film è davvero una boiata secondo me...si salva solo la protagonista (davvero bellissima, non mi sarebbe dispiaciuto essere la mummia dell'ingegnere a metà film) e proprio il personaggio della mummia-ingegnere (o fisico nucleare,non ho capito bene) che rende il film divertente per una decina di minuti. uscendo dal film una mia amica ha detto "a me è piaciuto, il fatto è che è un genere di film che non piace a tutti"...ma che significa? che "genere" è 'sto film? mah...e pensare che besson aveva fatto un filmone come leon anni fa...

Christian ha detto...

Le mummie hanno un aplomb molto britannico, che nel caso del "fisico nucleare" (!) è ulteriormente evidenziato dall'abito con la bombetta! ^^

Quanto a Besson, è da tempo ormai che sembra aver rinunciato a essere un regista di Serie A. Tra le svariate "bessonate" da lui scritte e/o prodotte, più o meno divertenti ("Taxxi", "Transporter", ecc.), e gli ultimi film rivolti a un target molto giovane, pare aver preso la stessa china di Zemeckis. Per questo ritengo che "Adèle" sia, tutto sommato, la cosa migliore che ha fatto negli ultimi dieci anni.