21 luglio 2010

Witness (Peter Weir, 1985)

Witness - Il testimone (Witness)
di Peter Weir – USA 1985
con Harrison Ford, Kelly McGillis
**1/2

Rivisto in DVD.

Il piccolo Samuel, membro di una comunità religiosa di agricoltori (gli Amish) che rifiutano ogni forma di modernità e che vivono come se si trovassero ancora nell'ottocento, assiste casualmente a un omicidio nei bagni della stazione ferroviaria di Filadelfia, dove è di passaggio con la madre (la giovane vedova Rachel) per recarsi in visita da alcuni parenti. Quando il detective John Book scopre che il responsabile del delitto è a sua volta un poliziotto, si rende conto che la propria vita e quella del bambino – unico testimone oculare – sono in pericolo. In fuga dagli agenti corrotti, John si nasconde con Rachel e Samuel proprio presso gli Amish, dove entra lentamente in sintonia con uno stile di vita ben diverso da quello cui era abituato e si innamora (ricambiato) della donna. Ma il mondo esterno, e con esso la resa dei conti, non tarderà a ripresentarsi e ad irrompere violentemente nella comunità. Innestando sulla struttura di un poliziesco tutta una parte centrale che per lungo tempo sembra quasi dimenticarsi della trama principale, come se si trattasse di due film in uno, Weir (al suo primo lavoro americano) torna a descrivere – come suo solito – l'incontro fra mondi e culture diverse, quasi agli antipodi: una che vive nel passato (le prime inquadrature, con scene di vita rurale e carretti trainati da cavalli, lasciano sbigottito lo spettatore quando compare la didascalia "Pennsylvania, 1984") e l'altra nel presente, seguendo regole e codici che sembrano reciprocamente assurdi. A differenza delle pellicole sugli aborigeni australiani, però, manca il senso del mistero e del soprannaturale: la storia si dipana su un livello più umano e intimo. Il bambino è Lukas Haas, che continuerà a recitare anche da adulto. C'è anche una particina per Viggo Mortensen, al suo esordio sul grande schermo, nei panni di uno dei contadini Amish. La musica, Vangelis-style, è di Maurice Jarre.

6 commenti:

Giuliano ha detto...

In molte parti è ovviamente un po' invecchiato, anche e soprattutto per le infinite scopiazzature a cui è stato sottoposto (non solo per gli Amish: pensa a quei telefilm sulle fattorie con tante donne...), ma continua a piacermi molto, per la qualità delle immagini e della narrazione, e per la delicatezza con cui Weir tratta la storia d'amore e tutti i suoi personaggi.
Sulle immagini, sto per ritornarci: ci sono molte cose da sottolineare.

Christian ha detto...

Quando l'avevo visto, alla sua uscita, non mi era piaciuto molto (ma avevo solo quindici anni): la parte iniziale da poliziesco mi era piaciuta, ma quando poi Ford andava a vivere fra gli Amish mi ero annoiato. Ora che sono cresciuto, l'ho rivisto e mi ha fatto naturalmente tutto un altro effetto. Anche se dentro di me continuo a confondere gli Amish con i mormoni come quelli di "Lo chiamavano Trinità"...! ^^

Anonimo ha detto...

Mi hai messo la pulce nell'orecchio e sono andato ad informarmi su internet: i "mormoni" del film di Terence Hill non sono per niente mormoni ma quaccheri o, appunto, amish.

Entrambe queste chiese hanno proprio la non violenza come segno distintivo mentre i mormoni erano famosi nell'Ottocento soprattutto perchè poligami (ora non lo sono più).
Pensa che l'inventore del Winchester tanto caro ai film western è John Moses Browning che era un mormone!
Mauro

Christian ha detto...

Ecco da dove veniva la mia confusione! In effetti in "Trinità", se non ricordo male, non venivano chiamati espressamente mormoni, ma semplicemente "gli agricoltori", però tutti gli spettatori dell'epoca (me compreso) erano convinti che fossero mormoni (forse perché sono i mormoni sono i più noti di questi gruppi religiosi).
Comunque erano poligami, perché a Terence Hill venivano offerte in moglie due ragazze... Probabilmente in quel tipo di film non si faceva troppa attenzione alla verosimiglianza e ai dettagli, a differenza che nel film di Weir.

Luciano ha detto...

A me è capitato il contrario. Un film che mi entusiasmò quando uscì e che adesso ho ridimensionato. Nonostante ciò, darei mezza stellina in più. Un bel film.

Christian ha detto...

Probabilmente siamo partiti dai due estremi opposti e ora ci siamo incontrati a metà strada! ^^