30 luglio 2010

Il bacio nudo (Samuel Fuller, 1964)

Il bacio nudo (The naked kiss)
di Samuel Fuller – USA 1964
con Constance Towers, Anthony Eisley
**1/2

Visto in DVD.

La prostituta Kelly, che due anni prima si era ribellata al suo protettore (memorabile e di grande effetto la sequenza d'apertura, vista in doppia soggettiva, in cui la donna – calva e senza parrucca – infierisce sull'uomo sulle note del jazz di Charlie Parker), giunge a Grantville, una tranquilla cittadina di provincia. Dapprima intenzionata a vendere la propria "mercanzia" (il suo primo cliente è il "duro" Griff, il capo della polizia), decide in seguito di cambiare vita: comincia a lavorare come infermiera in un ospedale pediatrico per bambini e riesce anche a conquistare l'amore del giovane magnate e filantropo locale, Grant (Michael Dante), che le chiede di sposarlo. Anche questi, però, ha un lato oscuro e perverso: è infatti un pedofilo, che spera di trovare complicità e comprensione in una donna dal torbido passato. Kelly invece lo uccide: ma saprà spiegare le proprie ragioni agli occhi della comunità? Innestando sul classico canovaccio della donna perduta e in cerca di redenzione un plot twist dai risvolti socio-psicologici e anticonformisti, Fuller realizza un melodramma noir che, per l'epoca e per il codice Hays allora in vigore, non va certo per il sottile. Pur trattandosi essenzialmente di un film a basso budget e senza nomi di richiamo (la Towers, che domina la pellicola, era più nota per la sua carriera teatrale e televisiva che per quella cinematografica), è efficace nel mettere in scena le dinamiche del peccato e della redenzione, grazie anche a una buona fotografia in bianco e nero e a un montaggio disinvolto. Nel cinema di Grantville si proietta "Il corridoio della paura" dello stesso Fuller, mentre tanto Kelly quanto Grant sembrano avere una passione per l'Europa (la musica di Beethoven, la poesia di Goethe, i canali di Venezia). Un po' stucchevole, invece, la lunga sequenza con il canto dei bambini, benché funzionale allo sviluppo della storia. In Italia il film è noto anche con il titolo "Il bacio perverso".

2 commenti:

Lakehurst ha detto...

lo ricordo ancora con disprezzo questo film, un po perchè la protagonista proprio la disprezzavo a pelle, e in questi casi perdo lucidità e tendo a considerare malamente tutto l'insieme, e poi il film mi ha regalato una grande noia che è pure riuscita ad affogare i colpi di scena... di positivo ricordo solo l'incipit talmente surreale, con la donna pelata che mena le mani, da sembrare perfetta per lynch

Christian ha detto...

Ti capisco... A volte l'antipatia per un personaggio finisce per condizionare la visione di tutto il film, anche se è un atteggiamento "illogico". Ma è facile cascarci. ^_^

In realtà il film non è male, ma sicuramente l'incipit è la parte migliore!

Eccolo, per chi fosse curioso:
http://www.youtube.com/watch?v=x3cD7N3Mleo