Destino cieco (K. Kieślowski, 1981)
Destino cieco (Przypadek)
di Krzysztof Kieślowski – Polonia 1981
con Bogusław Linda, Monika Goździk
**1/2
Visto in DVD con Martin, in originale con sottotitoli.
Il caso governa l'esistenza del giovane Witek, nato a Poznań durante la rivolta del 1956. A seconda che urti un ubriaco alla stazione o lo eviti, riuscendo così a prendere o meno il treno che dovrebbe riportarlo a Varsavia dopo la morte del padre, finirà col conoscere persone differenti e seguire percorsi di vita alternativi: diventerà un attivista politico e farà carriera all'interno del partito comunista; o collaborerà con un movimento di resistenza clandestina e si convertirà al cristianesimo; oppure ancora terminerà gli studi di medicina, sposerà una compagna di corso e si manterrà equidistante da ogni presa di posizione politica. Prima di "Sliding doors", "Smoking/No smoking" e "Lola corre", Kieślowski ha messo in scena l'idea che un evento insignificante possa cambiare completamente il corso della vita di un uomo, mostrandone tre differenti svolgimenti come nelle "storie a bivi" di disneyana memoria. Ma alla fine il destino incombe e porta comunque nella direzione che vuole lui. Anche se non si sfugge alla sensazione di trovarsi di fronte a un giochino intellettuale un po' fine a sé stesso e che esprime in fondo concetti non troppo profondi (per non parlare della nonchalance con la quale il protagonista intraprende strade completamente diverse l'una dall'altra, come se per sua natura fosse privo di convinzioni, ideologie o inclinazioni personali in grado di dirigerlo comunque in una determinata direzione), il film è interessante per il suo approccio "politico" e per la descrizione sfaccettata di un periodo turbolento della storia polacca (le ingerenze del partito comunista nella vita di tutti i giorni, le comunità giovanili che si organizzavano per far circolare idee libere e pubblicazioni non autorizzate, le pastoie burocratiche e di regime che controllavano l'attività di ogni cittadino). Non a caso, per problemi di censura, uscì nei cinema soltanto nel 1987. Formidabile l'incipit, quasi incomprensibile a una prima visione della pellicola, con una successione di brevi flash che riassumono in pochi minuti l'intero passato di Witek.
4 commenti:
L'ho visto al cinema! Non è che sia facile capire tutto, ma è molto affascinante.
L'unica cosa che posso dire è che se oggi uno corre dietro al treno lo arrestano, o magari gli sparano come potenziale terrorista.
Il treno va preso "da signori", prenotando,obliterando, in prima classe: altro che destino e destino. Che brutta gente che ha preso in mano i servizi pubblici...
(i film di Kieslowski li avevo messi sul vecchio blog, prima o poi li ripubblico)
Pensa che una volta, molti anni fa, anch'io sono corso dietro un treno, salendoci sopra all'ultimo istante. ^^
Ma non avrei dovuto farlo...
E' vero l'incipit è bellissimo. Anche il film è comunque ottimo, seppur fin troppo schematico nell'esposizione del tema.
Ale55andra
Sì, in effetti è un po' schematico. Ma per il 1981 deve essere stato un film di "rottura" mica male!
Posta un commento