15 luglio 2010

Ken il guerriero – Il film (T. Ashida, 1986)

Ken il guerriero - Il film (Hokuto no ken)
di Toyoo Ashida – Giappone 1986
animazione tradizionale
*1/2

Rivisto in DVD.

Dopo una guerra nucleare che ha trasformato la Terra in un immenso deserto senza vita, il mondo è piombato nel caos e nella violenza. I maestri di Hokuto e di Nanto, due potenti scuole di arti marziali, si fronteggiano fra loro. Kenshiro, legittimo successore della scuola di Hokuto, va in cerca dell'amata Julia che è stata rapita da Shin di Nanto; ma deve anche fronteggiare l'ambizione di Raoul, suo fratello adottivo, che intende dominare il mondo con la forza. Realizzato mentre la serie animata furoreggiava sugli schermi giapponesi, questo lungometraggio abbastanza inutile condensa gli eventi della prima parte del manga di Ken il guerriero, concedendosi giusto qualche piccola deviazione dalla storia canonica. Il regista è lo stesso della serie televisiva e anche il character design è identico (anatomie sproporzionate comprese), il che è contemporaneamente una buona cosa (i recenti OAV e i nuovi film cinematografici prendono strade diverse e spesso sgradevoli, rendendo irriconoscibili i personaggi) e un limite (non ci si discosta poi molto da un'estetica di livello televisivo). Se la pellicola è vivacizzata dalla consueta dose di violenza grafica (i colpi di Kenshiro e dei suoi avversari fanno esplodere i nemici o li tagliano a pezzi, in sequenze estremamente splatter e gore) e può contare su una solida ambientazione alla "Mad Max", le mancano però il respiro e l'epicità della serie regolare: c'è continuamente la sensazione di assistere a un riassunto, con l'evidente compressione di diverse storyline. A parte piccole modifiche relative a personaggi minori (il colossale Heart è qui al servizio di Jagger; i fratelli Cobra vengono affrontati da Raoul), e l'assenza totale di altri (come Toki), i cambiamenti maggiori riguardano le figure femminili: Julia ha nel complesso un ruolo meno importante, mentre più significativo è quello di Lynn, la misteriosa bambina in grado di empatizzare con le persone e di riportare la vita sul pianeta (è l'unica che riesce a far germogliare i semi dei fiori, dimostrando che la terra è ancora fertile). Insolito il finale aperto (Lynn interrompe lo scontro fra Ken e Raoul prima che quest'ultimo possa sferrare il colpo finale; poi Ken vaga nel deserto, e per un attimo ha la visione di un mondo dove la natura è rifiorita, fra boschi e laghi di montagna): forse i produttori avevano in progetto un secondo lungometraggio, poi mai realizzato. Bella la colonna sonora, di Tsuyoshi Ujiki, con due canzoni ("Heart of madness", mentre si svolge lo scontro fra Raoul e Rey, e "Purple eyes", sui titoli di coda) interpretate dal gruppo Kodomo Band.

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