I guerrieri della notte (Walter Hill, 1979)
I guerrieri della notte (The warriors)
di Walter Hill – USA 1979
con Michael Beck, James Remar
***
Rivisto in DVD, con Marisa, Ginevra, Eleonora e Marco.
Tutte le bande giovanili di New York (ciascuna rappresentata da nove membri) vengono convocate in un grande raduno nel Bronx dal carismatico Cyrus, che vuole proporre un'alleanza per conquistare la città. Fra di loro ci sono anche i Guerrieri, una gang di Coney Island dai caratteri tribali e multietnici, che indossano gilet di pelle rossa sul petto nudo. Ma Cyrus viene assassinato, e proprio i Guerrieri sono accusati di esserne i responsabili: in fuga attraverso un territorio ostile, in un'odissea notturna e disperata, dovranno lottare da soli contro tutte le altre bande nel tentativo di tornare sani e salvi a casa. Vero e proprio cult movie agli inizi degli anni ottanta, caposaldo del cinema d'avventura urbana e "carpenteriano" fin nel midollo, la pellicola di Hill si svolge tutta in una notte ed è ispirata nientemeno che alla "Anabasi" di Senofonte (dove si narra il viaggio di ritorno di un gruppo di mercenari greci che si erano recati in Persia per combattere al soldo di Ciro il grande e che, rimasti senza il loro capo e isolati dietro le linee nemiche, hanno dovuto affrontare difficoltà di ogni tipo per tornare in patria), come dimostra l'assonanza fra i nomi di Ciro e di Cyrus; e forse c'è anche un pizzico di Omero (la poliziotta che adesca nel parco ricorda Circe, le Lizzies sono le Sirene, i Rogues che attendono i Guerrieri a casa rappresentano i Proci). Indimenticabili le varie e pittoresche gang, ognuna con una propria "divisa", fra cui spiccano i Baseball Furies (con volto dipinto e mazza di legno) e i Punks (su pattini a rotelle), più molte altre che purtroppo vengono intraviste solo al raduno e non hanno l'occasione di combattere (come i Boppers, gli elegantoni neri con gilet viola che si scorgono durante i titoli di testa). Gran parte del viaggio di ritorno avviene in metropolitana, all'interno di carrozze deserte e ricoperte da graffiti. Fra i protagonisti spicca naturalmente Swan, il secondo in carica dei Guerrieri, che assume il comando dopo la scomparsa del capo e riesce a riportare i suoi uomini a casa. "Duro" e di poche parole, è sprezzante con le donne ma capace a suo modo di gesti di tenerezza. La frase-tormentone del cattivo che invita i nostri eroi allo scontro finale, prima della resa dei conti sulla spiaggia di Coney Island davanti alla grande ruota panoramica, si staglia con forza nella mente dello spettatore ed è diventata la più celebre del film, nonostante pare che sia stata improvvisata dall'attore David Patrick Kelly: "Guerrieri, giochiamo a fare la guerra?" (in originale era "Warriors, come out to play!"). Grandiosa la fotografia notturna di Andrew Laszlo e fondamentale la dinamica colonna sonora di Barry De Vorzon, oltre alle numerose canzoni alla radio che accompagnano la fuga dei Guerrieri e la caccia che viene data loro dalle altre bande.
11 commenti:
un filmone, un capolavoro. visivamente e musicalmente splendido, ricco di significati e perfettamente rappresentativo del passaggio dai 70s agli 80s
sei sempre un po' avaro, con le stelline :)
Ha un suo fascino particolare e visivamente è davvero bello, anche se parecchio figlio dei suoi tempi: il linguaggio usato dai protagonisti, per esempio, oggi forse può fare un po' sorridere.
sei sempre un po' avaro, con le stelline :)
Forse è vero... ^^ Ma non le intendo come un giudizio sul film, bensì come una misura della mia sintonia con la pellicola. E poi lasciano un po' il tempo che trovano, spesso le cambio anche a distanza di tempo (per esempio, ho appena alzato un film da ***1/2 a **** senza dir niente a nessuno!)
E comunque, se quattro stelline corrispondono a un 10 e tre e mezzo a un 9, tre stelline sono come un 8, che non mi sembra un voto basso...
Un bel film, di quelli figli di Arancia Meccanica che avviarono un filone che offrì anche tanta spazzatura. Abbastanza profetico, oggi forse può anche far sorridere visto che la realtà ha superato l'immaginazione filmica.
Pare che all'epoca fosse considerato molto realistico: ho letto che quando uscì ci furono diverse risse e incidenti (anche con dei morti) nei pressi delle sale che lo proiettavano, a opera dei membri di vere bande cittadine che volevano andare a vederlo, e per questo motivo la Paramount decise di ridurre al minimo le consuete campagne promozionali. E anche durante la lavorazione la troupe dovette tenere a banda le gang dei territori nei quali stavano girando, arrivando persino ad assoldarne alcune come "guardie del corpo" o facendole comparire nel film.
Sono contenta che metti in evidenza le corrispondenze con l'"ANABASI" di Senofonte e certi motivi dell'Odissea. Hai dimenticato la corrispondenza della battaglia finale. Appena tornati a casa, i guerrieri devono ancora combattere, proprio come Ulisse contro i Proci.
Purtroppo non so quanti possano ancora apprezzare questo grandioso sfondo epico e mitico.
A me comunque è molto piaciuto ed è un film che ho rivisto più volte con crescente coinvolgimento.
A dire il vero i Proci li ho nominati. ^^
Le corrispondenze con l'Anabasi e con l'Odissea sono evidenti, anche se naturalmente quando ho visto il film per la prima volta (negli anni ottanta) non ero stato in grado di coglierle.
Scusa, è vero, non ti sono scappati nemmeno i Proci.
Sono io, che nell'entusiasmo della lettura della tua recensione ho avuto un lapsus!
Io ho avuto modo di vedere anche la "nuova versione" che a mio modo di vedere nulla toglie e nulla aggiunge al film. Sostanzialmente si tratta di alcune scene che diventano fermo immagine e si trasformano in fumetti.
Cos'è, una "director's cut" uscita in DVD?
Invece su Wikipedia si menziona un possibile remake, diretto da Tony Scott, previsto per il 2012. mah!
Non credo fosse una "director's cut". Mi pare di ricordare che i disegni fossero stati fatti per l'occasione e che non risalissero al 1979. Il film ho avuto modo di vederlo in sala nel 2005 durante una retrospettiva su W. Hill.
Oh mio dio, un remake!?!?!?! Siamo alla frutta...
E pensare che anche questo è stato un cult giovanile...
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