15 settembre 2008

$E11.OU7! – Sell Out! (Yeo Joon Han, 2008)

$E11.OU7! – Sell Out!
di Yeo Joon Han – Malesia 2008
con Jerrica Lai, Peter Davis
**1/2

Visto al cinema Plinius, in originale con sottotitoli inglesi (rassegna di Venezia).

La cinica giornalista televisiva Rafflesia Pong, conduttrice di una rubrica culturale poco seguita, prova a rilanciare la propria carriera ideando un reality show... sulla morte. Come fare, però, per trovare sempre nuovi moribondi? Contemporaneamente, il timido ingegnere Eric viene licenziato dalla Fony Corporation, l'azienda di elettrodomestici che controlla anche il canale televisivo per il quale lavora Rafflesia, perché le sue invenzioni sono troppo originali e non si guastano mai. Dopo che un esorcista ha separato la parte creativa e "sognatrice" di Eric da quella pratica, dando vita a due individui distinti, il ragazzo si accorda con la giornalista: lui le procurerà nuove partecipanti al suo show se lei farà una telepromozione in diretta per le sue invenzioni.
Una demenziale pellicola malese, sorprendente e grottesca, che ha saputo ravvivare il panorama di un festival veneziano piuttosto deludente. Se proprio bisogna trovargli un difetto, sta forse nel fatto di voler dirigere i propri strali contro così tanti bersagli da correre il rischio di non colpirne "mortalmente" nessuno, rivelandosi alla fine dei conti abbastanza innocua, anche se parecchio divertente. Si comincia con un attacco al cinema asiatico d'autore (non è difficile riconoscere in Tsai Ming-Liang il bersaglio dell'esilarante parodia) e si prosegue prendendo di mira il mondo dei media e dello spettacolo, i programmi televisivi che "falsificano" i sentimenti; le multinazionali interessate solo a far soldi, la società dei consumi, la dittatura dei telefonini, i rapporti familiari e quelli romantici, e lo stesso linguaggio cinematografico, in particolare quello del musical, del quale si mettono a nudo tutti i cliché (il massimo lo si raggiunge quando una canzone, anziché essere cantata dal protagonista, è presentata in forma di karaoke per invitare il pubblico in sala a partecipare). Peter Davis recita in maniera atroce, ma c'è il forte dubbio che la cosa sia voluta (all'inizio il regista viene accusato di fare film con i sottotitoli in modo che il pubblico, impegnato a leggerli, non si accorga di quanto gli attori recitino male!). Da vedere, almeno una volta nella vita.

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