30 maggio 2007

Pirati dei caraibi 3 (G. Verbinski, 2007)

Pirati dei Caraibi: ai confini del mondo (Pirates of the Caribbean: At the world's end)
di Gore Verbinski – USA 2007
con Johnny Depp, Keira Knightley
*1/2

Visto al cinema Maestoso, con Hiromi.

Mastodontico e pesante, cupo e involuto, il terzo capitolo della trilogia dei Pirati dei Caraibi (che ormai di caraibico hanno ben poco: il film si svolge ovunque tranne che lì, da Singapore al mondo dei morti) smarrisce definitivamente quel poco credito che era rimasto alla saga dopo il disastroso secondo episodio, del quale comunque è giusto un pelino migliore. Mi sorge ormai il dubbio che la freschezza, la leggerezza e il divertimento del primo film – sul quale evidentemente avevo sbagliato a puntare le mie carte come alfiere della rinascita di un cinema di pura avventura – fossero dovuti non a una precisa volontà degli autori di riportare in auge il genere di cappa e spada, ma soltanto alle minori ambizioni di quello che doveva essere un semplice prodotto di appoggio all'attrazione pubblicitaria di Disneyland. Come in "Matrix", invece, il successo ha dato alla testa. E dunque la saga, acquistata una vita propria, è stata appesantita dai mediocrissimi sceneggiatori con una pletora esagerata e infinita di personaggi (di alcuni minori, come le due guardie, potevano anche sbarazzarsene, no?) e con una trama così contorta e ricca di pseudo-colpi di scena da rendere praticamente impossibile farne un riassunto. Ogni dieci minuti qualcuno tradisce qualcun altro, fa il doppio gioco, cambia motivazioni, passa dai buoni ai cattivi e viceversa. Se il Jack Sparrow interpretato da Johnny Depp, che compare soltanto dopo oltre mezz'ora di film, è ormai l'ombra di sé stesso (e si lascia ricordare soltanto per le buffe scenette con i suoi alter ego), altrettanto sprecati sono attori del calibro di Jonathan Pryce e Chow Yun-fat (quest'ultimo, carismatico come sempre, era il motivo principale per cui sono andato a vedere il film al cinema, ma sparisce quando la pellicola non ha ancora raggiunto il giro di boa), mentre Keira Knightley e soprattutto Orlando Bloom avevano cessato di rappresentare un motivo di interesse già nel film precedente e sono privi di qualsivoglia alchimia. Il migliore, così, risulta ancora Geoffrey Rush. Comunque spettacolari certe sequenze ricche di effetti speciali, come la battaglia finale (e in particolare la lenta avanzata del commodoro mentre la sua nave va – letteralmente – in pezzi). Fra i tanti spunti presi a destra e manca, c'è persino un "raggio verde" rohmeriano. Come ormai sembra d'obbligo in questo tipo di film, il "vero finale" si presenta agli spettatori soltanto dopo i lunghi titoli di coda.

9 commenti:

Valia ha detto...

ormai sono bituata ai finali post titoli di coda -.-'

cmq questo capitolo mi è sembrato migliore del secondo che era davvero troppo lungo e pompato di scenette "comiche" che alle fine risultavano stucchevoli...

la cosa che mi ha lasciata più perplessa è stata Calliope: che utilità ha avuto infine? ?_?

Christian ha detto...

Hai ragione, è migliore del secondo, se non altro per le scene d'azione e per qualche momento di pausa che il secondo non aveva (come l'introduzione "surreale" di Jack Sparrow con la sua nave nel deserto).
Calypso (non Calliope... ^_^;), oltre a complicare inutilmente la trama, è solo uno dei troppi personaggi che affollano il film... vediamo se li ricordo tutti: i Pirati nobili (che nel combattimento finale non fanno niente), Chow Yun-fat, la ciurma di Chow Yun-fat, la ciurma di Barbossa (il tipo con l'occhio finto, il suo compare, quello con il pappagallo, il nano, ecc.), la ciurma dell'Olandese, Lord Beckett, il suo tirapiedi, Norrington, le due guardie che alla fine diventano pirati, il padre di Jack Sparrow, il padre di Will, il padre di Elizabeth, senza contare poi Barbossa, Davy Jones, Cotton, e i tre protagonisti... dimentico qualcuno? Nemmeno il Signore degli Anelli aveva così tanti personaggi!

Valia ha detto...

^^'

domenico ha detto...

io non so se sia meglio questo o il secondo, so che sono entrambi pessimi però
il paragone con matrix mi sembra più che azzeccato
dome

Anonimo ha detto...

Ok, entro anch'io nella questione se sia meglio il II o il III: ero rimasto così deluso dal secondo che questo episodio mi ha quasi rinfrancato ma è pur vero che siamo lontani miglia e miglia (marine) dal primo episodio. Come dici tu sembra che il genere "cappa e spada" non risorga più (vedi cosa ha fatto anche Lucas con Star Wars)... sotto sotto continuo a sperare in una trasposizione cinematografica di Monkey Island a cui questi tre film hanno solo strizzato l'occhio...

Christian ha detto...

Purtroppo temo che il momento giusto per un film su Monkey Island sia già passato... non si può mai dire, ma comunque accontentiamoci del primo "Pirati", che rimane un ottimo film d'avventura.

Anonimo ha detto...

il film pirati dei caraibi ai confini del mondo è il più bel film della storia del cinema, ha tutto:avventura, combattimenti, intrighi, simpatie. è bello dall'inizio alla fine, compresa la colonna sonora che è spettacolare

Christian ha detto...

Sei ironico, vero? ^^

Anonimo ha detto...

no non sono ironico e come me la pensa molta altra gente. poi è chiaro dipende dai gusti