26 maggio 2017

La notte brava del soldato Jonathan (Don Siegel, 1971)

La notte brava del soldato Jonathan (The Beguiled)
di Don Siegel – USA 1971
con Clint Eastwood, Geraldine Page
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Visto in divx.

Durante la guerra civile americana, in territorio confederato, un soldato yankee ferito – il caporale McBurney (Clint Eastwood) – viene accolto e curato dalle ragazze di un collegio femminile isolato nei boschi, con l'intenzione di consegnarlo alle truppe sudiste una volta che si sarà ripreso. Ma la sua presenza accende la curiosità e i desideri di tutte le donne della casa: dall'anziana direttrice Miss Martha (Geraldine Page) alla giovane insegnante Edwina (Elizabeth Hartman), dalla serva di colore Hallie (Mae Mercer) alle sei alunne, che vanno dall'età di diciassette anni – l'intrigante Carol (Jo Ann Harris) – a quella di dodici – l'innocente Amy (Pamelyn Ferdin). A sua volta McBurney approfitta della situazione, compiacendo con bugie le varie donne e lasciandosi "sedurre" da loro... fino a quando il gioco gli sfuggirà di mano. Insolita pellicola, tratta da un romanzo di Thomas P. Cullinan appartenente al cosiddetto genere "Southern Gothic". Le atmosfere torbide, mescolate a quelle fiabesche (la bambina che si avventura nel bosco in cerca di funghi, la casa isolata), che a tratti sfociano nell'horror, lo rendono un film dai toni più europei che americani (e infatti piacque parecchio in Francia e fu un flop in patria). Ed è strano vedere Eastwood uscire dai suoi soliti ruoli per calarsi in quello di vittima, in balia di tante donne, per di più diretto dallo stesso regista con cui pochi mesi più tardi sfornerà il primo film dell'ispettore Callaghan (ma i due erano già alla terza collaborazione, dopo i western "L'uomo dalla cravatta di cuoio" e "Gli avvoltoi hanno fame"). Con una caratterizzazione psicologica più raffinata (soprattutto delle figure femminili), ne sarebbe potuto uscire un capolavoro. Secondo Siegel, il film parla del "desiderio latente delle donne di castrare gli uomini". Da notare la simbologia scoperta (il corvo con l'ala ferita, legato a una corda, che alla fine è trovato morto) e i sottotesti incestuosi (fin troppo espliciti) riguardo Miss Martha. Nel 2017 è in arrivo un remake a opera di Sofia Coppola, con Colin Farrell e Nicole Kidman.

4 commenti:

Marisa ha detto...

Film molto interessante e, come hai accennato, dai molti possibili giochi a lettura psicoanalitica.
In fondo slatentizza i desideri inconfessabili di tutti. Una situazione sospesa e quindi onirica per eccellenza, dove però le fantasie e i sogni si intrecciano pericolosamente con la realtà...

Christian ha detto...

Peccato per il titolo italiano, che c'entra ben poco (quale sarebbe la "notte brava"?) e fa pensare a tutt'altro film.

Il remake di Sofia Coppola dovrebbe intitolarsi "L'inganno".

Marisa ha detto...

Certo, più che di notte "brava", che suscita aspettative da bravate da eroe western, bisognerebbe alludere agli "equivoci" che la situazione notturna, con la sua vicinanza alle oscurità dell'inconscio (potenziata dalla grave ferita che abbassa la vigilanza della coscienza) può generare...

Per il remake, se Sofia Coppola ritrova la mano felice del "Giardino delle vergini suicide", può essere la regista giusta.

Christian ha detto...

Senza conoscere l'ambientazione, dal titolo pensavo che il film parlasse di un soldato in libera uscita che ne combinava di tutti i colori...

Il film della Coppola è stato presentato in questi giorni al Festival di Cannes. E a giudicare dal trailer, sembra parecchio fedele all'originale. Certo, manca Clint... :)