Il sud (Victor Erice, 1983)
Il sud (El sur)
di Victor Erice – Spagna 1983
con Omero Antonutti, Icíar Bollaín
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Visto in divx, in originale con sottotitoli.
Nella Spagna degli anni cinquanta, la quindicenne Estrella (Icíar Bollaín) ripensa con affetto al suo rapporto con il padre Agustín (Omero Antonutti), medico che aveva scelto di abbandonare il sud del paese, dov'era nato, per trasferirsi con la famiglia al nord, in una casa di campagna ("La gabiota", ovvero "Il gabbiano") appena fuori dalle mura di una grande città. Sin da bambina (Sonsoles Aranguren), Estrella era sempre stata affascinata da questo padre gentile e severo, capace di svolgere un lavoro serio e importante ma anche di scherzare con lei e di compiere prodigi (come trovare l'acqua per i contadini dei campi, grazie alla rabdomanzia e alla divinazione con il pendolino). Un padre con un passato misterioso (perché ha lasciato il suo paese natale? scopriremo che c'entra la guerra civile) e con dolorosi segreti che tiene nascosti al resto della sua famiglia, a partire dall'amore infelice per una misteriosa donna, che la bambina identifica in Irene Ríos (Aurore Clément), un'attrice cinematografica i cui film vengono proiettati nel cinema della città. Il secondo lungometraggio di finzione di Victor Erice (nonché l'ultimo: il suo terzo lungometraggio sarà un documentario), a dieci anni di distanza dal fenomenale "Lo spirito dell'alveare", è tratto da un racconto della scrittrice Adelaida García Morales, compagna del regista. Il "sud" del titolo è un luogo dell'immaginazione, che la piccola Estrella trasfigura attraverso i sogni, il mistero e la "magia" di una figura paterna vicina e distante allo stesso tempo, di cui riconosce la solitudine e l'infelicità soltanto man mano che la stessa Estrella cresce. Forse meno affascinante del lavoro precedente (lo stesso Erice lo ha definito "un film incompiuto"), resta comunque un film delicato e sensibile, con una bella atmosfera e una suggestiva fotografia (di José Luis Alcaine).
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