3 febbraio 2022

La ragazza con la pistola (M. Monicelli, 1968)

La ragazza con la pistola
di Mario Monicelli – Italia 1968
con Monica Vitti, Carlo Giuffré
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Visto in TV (Prime Video), per ricordare Monica Vitti.

Rapita (più o meno volontariamente), sedotta e abbandonata dal compaesano Vincenzo (Carlo Giuffré), che poi se ne fugge in Gran Bretagna, la siciliana Assunta Patanè (Monica Vitti) parte alla sua ricerca armata di pistola per vendicare il proprio onore e quello della sua famiglia. L'inseguimento all'uomo, che continua a sfuggirle, la porterà da Edimburgo (in Scozia) a Sheffield, da Bath a Londra, fino a Brighton: un viaggio e una permanenza in un paese così diverso e distante da quello di origine che finiranno per cambiarla profondamente. Diventerà infatti una ragazza moderna, cambierà abbigliamento e acconciatura, metterà in discussione i vecchi valori di una terra arcaica e arretrata, legati all'onore e ai ruoli della donna e dell'uomo, e infine si prenderà a suo modo una rivincita, ribaltando i ruoli e gli stereotipi. Se la forma è quella della commedia (all'italiana), non scevra di macchiette e di gag, i contenuti di questo film epocale sono dunque da contestualizzare e legati al movimento di liberazione ed emancipazione della donna, di cui la protagonista – attraverso le sue varie avventure – diventa simbolo e paradigma. Per la Vitti, fino ad allora identificata con il cinema di Antonioni, fu uno dei primi ruoli comici di una carriera che si rinnoverà in maniera brillante, pur non rinnegando mai lo spessore messo in mostra nelle esperienze precedenti. La scelta di ambientare quasi tutta la pellicola in un paese lontano e diverso (il contrasto fra i paesaggi, le usanze, la lingua, è sempre sottolineato con precisione e rispetto, pur nel contesto comico e parodistico), in un panorama sociale caratterizzato da costumi "liberi", fra omosessuali, sportivi, modelle e contestazione giovanile, consente di portare in primo piano la personalità della protagonista, impegnata a portare a termine la "commissione", con le sue contraddizioni sui ruoli di genere ("Un vero uomo ci deve provare, ma una vera donna si deve difendere"). Stanley Baker è il dottore dell'ospedale di Bath di cui Assunta si innamora, Anthony Booth il giocatore di rugby che la ospita a Sheffield, Corin Redgrave il suicida gay, Stefano Satta Flores il cameriere al ristorante italiano. Le scene ambientate in Sicilia sono state girate in realtà in Puglia (a Polignano a Mare e a Conversano). Alla sceneggiatura ha collaborato Luigi Magni.

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