12 dicembre 2021

Mortal Kombat (Paul W.S. Anderson, 1995)

Mortal Kombat (id.)
di Paul W.S. Anderson – USA 1995
con Robin Shou, Linden Ashby
*1/2

Rivisto in TV (Netflix), con Monica, Roberto e Marisa.

Il campione di arti marziali Liu Kang (Robin Shou), che vuole vendicare il fratello ucciso; l'attore hollywoodiano Johnny Cage (Linden Ashby), che vuole rilanciare la propria carriera; e la poliziotta Sonya Blade (Bridgette Wilson), alla caccia di un ricercato, sono fra i combattenti reclutati da Lord Raiden (Christopher Lambert), divinità del fulmine, per rappresentare la Terra al torneo interdimensionale denominato "Mortal Kombat": se perderanno contro i malvagi campioni del regno di Outworld, scelti dal perfido Shang Tsung (Cary-Hiroyuki Tagawa), l'imperatore di questo potrà invadere e conquistare il nostro mondo. Da un celebre videogioco picchiaduro (sullo stile di "Street Fighter"), un filmaccio che pure si lascia vedere per l'assoluta improbabilità della trama, i personaggi variopinti e l'impossibilità di essere preso sul serio. La trama è improvvisata (una scusa per mettere in scena un combattimento dopo l'altro), i personaggi sono monodimensionali, stereotipati o incoerenti, le scene d'azione ridicole (il regista Paul W.S. Anderson, quasi agli esordi, è costretto a non mostrare mai chiaramente i combattimenti per l'evidente incapacità degli attori a portare a segno i colpi nelle arti marziali), gli effetti digitali dilettanteschi (meglio quelli pratici: ma Goro, il mostro forzuto con quattro braccia, è chiaramente composto da due attori l'uno sulle spalle dell'altro!). Eppure, tutti questi difetti possono concorrere a rendere la pellicola una sorta di "guilty pleasure". Fra le cose indubbiamente da salvare: le scenografie, belle e suggestive, come le varie sale dell'isola (dei morti?) dove si svolge il torneo (ma anche i templi thailandesi da cui proviene Liu Kang); la recitazione svagata di Christopher Lambert, unico nome noto nel cast, che sembra essersela spassata un mondo; ...e naturalmente Talisa Soto (nei panni della principessa Kitana). Fra gli altri personaggi/nemici provenienti dal videogioco ci sono Kano (Trevor Goddard), Scorpion, Sub-Zero e Reptile. Il successo al botteghino porterà due anni dopo alla realizzazione di un sequel (oltre che di alcune serie animate). Nel 2021, invece, è stata la volta di un (brutto) reboot.

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