18 dicembre 2021

Mortal Kombat 2 (John R. Leonetti, 1997)

Mortal Kombat - Distruzione totale (Mortal Kombat: Annihilation)
di John R. Leonetti – USA 1997
con Robin Shou, Sandra Hess
*

Visto in TV (Netflix).

Sequel del film del 1995, ma inferiore sotto ogni aspetto (e già il primo non era questo gran che!). Si ricomincia esattamente da dove si era finito, con l'imperatore di Outworld, il perfido Shao Khan (Brian Thompson), che invade il nostro mondo per conquistarlo, trasgredendo di fatto le regole che erano state fissate nel film precedente. Khan ha aperto i portali che dividono i due regni: se i nostri eroi non riusciranno a chiuderli entro sei giorni, sconfiggendo tutti i nemici, i mondi si fonderanno. Dalla prima pellicola tornano soltanto due attori: Robin Shou nei panni di Liu Kang e Talisa Soto in quelli di Kitana; tutti gli altri sono stati sostituiti (James Remar al posto di Christopher Lambert per Lord Raiden, Sandra Hess per Sonya Blade, Chris Conrad per Johnny Cage, che peraltro muore subito) o sono new entry (Lynn Williams è Jax Briggs, dalle braccia bioniche; Irina Pantaeva è Jade; Musetta Vander è Sindel, la madre di Kitana; gli altri lasciamoli pure perdere). Una trama senza senso, situazioni accatastate a caso, dialoghi imbarazzanti, effetti digitali invadenti ma di bassa qualità, personaggi che tornano dalla morte senza un motivo (Scorpion) o con un motivo (Sub-Zero: è il fratello minore!), il tutto come scusa per inscenare una serie di combattimenti mal realizzati. L'unica cosa "mortale", alla fine, è la noia. La fotografia ricorda i colori di Frank Frazetta. I produttori pensavano anche a un terzo film, ma l'insuccesso al botteghino ha cambiato i piani.

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