8 dicembre 2021

La vetta degli dei (Patrick Imbert, 2021)

La vetta degli dei (Le sommet des dieux)
di Patrick Imbert – Francia 2021
animazione tradizionale
**

Visto in TV (Netflix).

Sulle tracce del leggendario scalatore Habu Joji, scomparso misteriosamente dalla scena anni prima in seguito a una tragedia personale (la morte di un suo giovane compagno di cordata), il fotoreporter Fukamachi crede di averlo rintracciato in Nepal, dove si sta apprestando a scalare in solitaria, e senza ossigeno, la pericolosa parete sud-ovest dell'Everest. Deciderà di seguirlo, non solo per documentare l'impresa ma anche per svelare un mistero legato alla macchina fotografica di George Mallory, che potrebbe far luce sul destino del primo alpinista ad aver tentato di scalare l'Everest nel 1922. Tratto da un manga di Jiro Taniguchi, a sua volta ispirato a un romanzo di Baku Yumemakura, un film d'animazione di produzione francese ma che, per molti aspetti, potrebbe sembrare giapponese. Lo stile di disegno è estremamente realistico, così come i fondali, al punto da chiedersi che motivo c'era di realizzare la pellicola in animazione anziché in live action. La storia, appassionante, è purtroppo poco originale: i "soliti" temi dello scalatore che si spinge oltre i limiti perché, interrogato su cosa lo spinga a scalare montagne, afferma: "Non posso vivere senza". Se Habu è una figura interessante e complessa (bravo ma arrogante, che vuole fare tutto da solo), il protagonista Fukamachi è praticamente privo di caratterizzazione. Ma l'ambiente delle montagne, della neve e dei pericoli dell'alpinismo, con il confronto fra uomo e natura, è ben rappresentato.

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