Il sergente York (Howard Hawks, 1941)
Il sergente York (Sergeant York)
di Howard Hawks – USA 1941
con Gary Cooper, Walter Brennan
**1/2
Visto in divx.
Quando il pacifista Alvin York (Gary Cooper), contadino delle montagne del Tennessee, viene chiamato sotto le armi per andare a combattere in Europa (siamo nel 1916, durante la Grande Guerra), cerca inizialmente di dichiararsi obiettore di coscienza. Ma cambierà idea e si dimostrerà un eroe, sconfiggendo da solo un intero plotone di soldati tedeschi durante l'offensiva sulle Argonne. Ispirato a una storia vera (York è stato uno dei soldati americani più decorati della prima guerra mondiale), un film campione d'incassi che fonde l'ingenuità e la simpatia di un personaggio alla Frank Capra con la retorica e il patriottismo: uscito nelle sale americane in concomitanza con l'attacco di Pearl Harbour, riscosse uno strepitoso successo di pubblico e spinse molti giovani spettatori – almeno così si dice – ad andare ad arruolarsi non appena usciti dal cinema. Cooper, che per prepararsi alla parte si recò in visita alla fattoria del vero Alvin York, dà vita a un personaggio semplice ma ricco di contraddizioni: nella prima parte, interamente dedicata alla vita rurale nel Tennessee, lo vediamo ubriacone, scapestrato e attaccabrighe, per poi mettere la testa a posto per amore della bella Gracie (Joan Leslie), iniziare a lavorare sodo per comprarsi un terreno e seguire gli insegnamenti del pastore locale (Walter Brennan). E in guerra riuscirà a conciliare la sua devozione e il rispetto della vita umana con l'amore per la patria e la difesa della libertà. Un personaggio, come detto, che pare uscito da un film di Capra: il sempliciotto che deve confrontarsi con un mondo esterno ben più complesso di quello in cui ha sempre vissuto (si pensi anche al finale, in cui viene accolto in patria con tutti gli onori e rifiuta le proposte di lavorare come attore o testimonial per tornare invece nella sua terra). Alla sceneggiatura ha contribuito John Huston. Dieci nomination agli Oscar, con due statuette: per Cooper come miglior attore e per il montaggio.
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