The Post (Steven Spielberg, 2017)
The Post (id.)
di Steven Spielberg – USA 2017
con Meryl Streep, Tom Hanks
**1/2
Visto in TV.
All'inizio degli anni settanta il "Washington Post" era ancora un quotidiano pressoché locale e a conduzione familiare, guidato da Katharine Graham (Streep) dopo la morte del marito. Tutto cambia però nel 1971, quando il giornale ha la possibilità di pubblicare i cosiddetti "Pentagon papers", documenti top secret che dimostrano come il governo degli Stati Uniti abbia più volte mentito sulla situazione in Vietnam, interferendo da decenni nelle dinamiche del sud-est asiatico e, soprattutto, proseguendo incessantemente l'impegno nella guerra pur sapendo che la situazione non volgeva a proprio favore. Incalzata dal direttore del quotidiano Ben Bradlee (Hanks), Katharine deve decidere se pubblicare o no i documenti: il rischio di una rappresaglia di Nixon o una condanna in tribunale per aver divulgato informazioni riservate potrebbero significare la chiusura del giornale. Ma la donna troverà il coraggio di andare avanti: e dopo una sentenza della Corte Suprema in suo favore ("La stampa deve servire chi è governato, non chi governa"), il "Post" vedrà crescere il proprio profilo e diventerà uno dei giornali più importanti e prestigiosi del paese (il film si chiude con l'inizio di un'altra celebre vicenda che lo vedrà protagonista, quella dello scandalo Watergate). Nel filone di "Tutti gli uomini del presidente" e "Il caso Spotlight", una pellicola che trasuda integrità e impegno civile, denuncia delle storture del potere e difesa del diritto all'informazione e alla libera stampa: il tipo di film in cui gli americani sono maestri, e in cui Spielberg sa dare il suo meglio, anche se non manca qualche semplificazione (il vero ruolo di apripista fu il lavoro del "New York Times") e la professionalità della regia e degli attori lascia trasparire pochi guizzi. Ma il taglio scelto, quello di mostrare i dubbi e i dilemmi personali di Katharine, divisa fra la salvaguardia delle amicizie con i potenti di Washington e il rispetto ai doveri e agli ideali di un giornalismo libero e indipendente, è del tutto indovinato. Nel cast anche Bob Odenkirk, Tracy Letts e Sarah Paulson. Due candidature agli Oscar (per il film e per la Streep).
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