12 febbraio 2018

L'uomo che non è mai esistito (R. Neame, 1956)

L'uomo che non è mai esistito (The Man Who Never Was)
di Ronald Neame – GB 1956
con Clifton Webb, Gloria Grahame
**1/2

Visto in divx.

Per far credere ai tedeschi che lo sbarco delle truppe alleate provenienti dall'Africa avverrà in Grecia, e non in Sicilia come pianificato, i servizi segreti inglesi lasciano alla deriva vicino alle coste spagnole il cadavere di un presunto maggiore, William Martin, che reca con sé documenti falsi che possano depistare le spie nemiche. A organizzare l'operazione è il comandante della marina militare Ewen Montagu (Clifton Webb): il corpo è in reltà quello di un giovane scozzese da poco deceduto per polmonite (il che permette di simulare l'annegamento), cui viene "cucita" un'identità fittizia completa di ogni particolare, con tanto di effetti personali e la lettera di una (finta) fidanzata: e sarà proprio questa, Lucy Sherwood (Gloria Grahame), in lacrime per la morte di un soldato di cui era innamorata, ad avallare del tutto l'inganno, dissipando i dubbi della spia nazista (Stephen Boyd) giunta a Londra per indagare sulla reale identità (o meno) del maggiore Martin... Tratta da un libro scritto dallo stesso Montagu, la pellicola racconta un episodio curioso ma veramente accaduto durante la seconda guerra mondiale, la cosiddetta "operazione Mincemeat". E lo fa con mestiere e dovizia di particolari, in parte didascalici e in parte romanzati. Bravo Webb, ottima la Grahame, anche se lontana dai ruoli abituali. Robert Flemyng è il tenente Acres, Josephine Griffin è Pam, assistente di Montagu e coinquilina di Lucy. Il vero Montagu ha un cameo nei panni di un ufficiale dell'aviazione che si mostra dubbioso sull'efficacia dell'operazione.

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