9 febbraio 2018

Beginners (Mike Mills, 2010)

Beginners (id.)
di Mike Mills – USA 2010
con Ewan McGregor, Christopher Plummer, Mélanie Laurent
*1/2

Visto in TV.

Poco dopo la scomparsa del padre Hal (Plummer, premiato con l'Oscar come attore non protagonista), morto di tumore dopo aver rivelato a 75 anni di essere gay, il disegnatore Oliver (McGregor) conosce l'attrice Anna (Laurent). Ma saprà portare avanti la relazione, visto che in passato non ha saputo mai tenersi una ragazza (forse perché "scottato" da quella che percepiva come mancanza di amore fra i suoi genitori)? È quasi un peccato dare un voto negativo a un film non certo banale come questo, che nei primi 15-20 minuti si presenta ricco di spunti (a partire dal personaggio del padre, che fa coming out sulla propria sessualità solo in tarda età, dopo la morte della moglie) e di trovate interessanti (Arthur, il cagnolino del padre, adottato poi da Oliver, che si esprime con sottotitoli; il primo incontro di Oliver e Anna a una festa in maschera, dove lui è vestito da Sigmund Freud e lei non può parlare perché ha una laringite; la tristezza interiore di Oliver, che si ripercuote sul suo lavoro). Ma poi la pellicola si impalla e si capisce che il regista/sceneggiatore si è giocato le buone carte (peraltro autobiografiche) tutte all'inizio. E non solo non sa più come evolvere la storia, ma continua a riproporre le stesse situazioni, anche perché sceglie di utilizzare un montaggio frammentato che continua a saltare avanti e indietro nel tempo, alternando scene nel presente (con la relazione fra Oliver e Anna), nel passato vicino (la malattia del padre) e in quello remoto (Oliver da bambino che interagisce con la madre). Proprio come la colonna sonora (per piano, di impronta jazzistica), il film pare quasi improvvisare sui temi che ha già esposto, fermandosi senza sapere come ripartire: e la brillantezza iniziale finisce così per diventare pesantezza. Un caso quasi da manuale in cui una minor ambizione, una maggior leggerezza e soprattutto una migliore organizzazione del materiale (perché rivelare subito tutto all'inizio, compresa la morte del genitore e il fatto che fosse gay?) avrebbero potuto produrre un gioiellino, dato che il talento messo in campo è indubbio.

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