Addio fottuti musi verdi (F. Ebbasta, 2017)
AFMV - Addio fottuti musi verdi
di Francesco Ebbasta – Italia 2017
con Ciro Priello, Fabio Balsamo
**1/2
Visto al cinema Uci Bicocca, con Monica, Roberto ed Elena.
Il napoletano Ciro (Priello), grafico pubblicitario e laureato in comunicazione, fatica a trovare un lavoro fisso e si barcamena come può fra incarichi saltuari e malpagati per committenti arroganti, lavoretti in friggitoria per sbarcare il lunario, e l'inevitabile dipendenza dalla madre. Ciò nonostante non intende seguire il consiglio di Matilda (Beatrice Arnera), quello di lasciare il paese per andare a lavorare all'estero. Per assecondare l'amico Fabio (Balsamo), nerd e grande appassionato della serie fantascientifica "Addio fottuti musi verdi", Ciro partecipa a un concorso e invia il suo curriculum "nello spazio": con sua grande sorpresa verrà contattato da un'astronave aliena, che orbita intorno alla Terra, e assunto dagli extraterrestri per rinnovare il loro logo... Il primo film cinematografico del collettivo di youtubers The Jackal è al tempo stesso una pellicola di fantascienza comica e una satira sulla "fuga dei cervelli". Il divertimento non manca di certo, con gag demenziali e situazioni ricolme di italianità che non si limitano a scimmiottare quelle dei prodotti anglosassoni equivalenti ma le reinventano con ironia e attenzione al vissuto sociale (soprattutto sul mondo del lavoro, ma anche sui tanti cliché dell'ambientazione napoletana, dalla pizza al caffé, dai parcheggiatori abusivi ai video sui matrimoni): un'operazione simile, se vogliamo, al romano "Lo chiamavano Jeeg Robot" di Gabriele Mainetti, anche se questo è più grezzo ma fa decisamente più ridere. Al di là della satira sociale, gli appassionati di SF troveranno di che divertirsi, con scene d'azione e strizzatine d'occhio a opere come "La guida galattica per autostoppisti" di Douglas Adams (gli alieni intendono distruggere la Terra se i suoi abitanti non pagheranno le bollette arretrate per l'uso di energia solare) e non solo. Cameo a sorpresa per Gigi D'Alessio, che rivela di essere sempre stato un alieno. Roberto Zibetti è Brandon, il capo degli extraterrestri. Il regista all'anagrafe si chiama Francesco Capaldo.
6 commenti:
Quando ho visto il trailer di questo film, sono rimasta alquanto stupefatta, non riuscivo a capire di che genere fosse, a tratti sembrava addirittura uno spot e mi aspettavo da un momento all'altro che apparisse qualche slogan scemo. L'impressione generale è stata comunque positiva e complimenti a chi ha fatto il trailer. Dalla tua recensione arguisco che il film non delude.
Per me vale la visione! Certo, con l'umorismo è sempre questione di gusti: qui la comicità non è particolarmente raffinata, ma a me ha divertito anche per come ha saputo giocare con i generi... :)
Ciro Priello! Anche se sbagliare il cognome fa decisamente parte del film...
Ciro Priello è il nome d'arte (oltre che il nome del personaggio). Ciro Capriello è il "vero" nome dell'attore! :)
Beh, se fai così però dovresti usare i "veri" nomi di tutti gli attori, invece di quelli d'arte...
Hai ragione, in fondo anche il regista l'ho segnato come Francesco Ebbasta (e non Francesco Capaldo). Chissà perché, pensavo che nei titoli l'attore fosse chiamato Capriello, invece anche lì è Priello. Ora ho corretto.
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