14 dicembre 2016

Cobra (George Pan Cosmatos, 1986)

Cobra (id.)
di George Pan Cosmatos – USA 1986
con Sylvester Stallone, Brigitte Nielsen
*1/2

Rivisto in TV.

Il tenente di polizia Marion Cobretti, detto "il Cobra", duro dai modi spicci e insofferente alle regole, viene incaricato di proteggere una modella (Nielsen) da una banda di maniaci armati di accetta (che la vogliono uccidere perché è l'unica testimone di uno dei loro delitti). Nonostante l'ostilità di superiori e colleghi, saprà sgominare la banda e conquistare l'amore della ragazza. Nel tentativo di dare vita a una nuova franchise di successo dopo quelle di Rocky e Rambo, Stallone si affida – almeno nominalmente – alla regia di Cosmatos (che l'anno prima lo aveva diretto in "Rambo 2") e firma di persona una sceneggiatura che più esile non si può (anche se, a onor del vero, la pellicola fu accorciata di oltre mezz'ora per evitare problemi con la censura), ispirata un po' ai film dell'ispettore Callaghan (da cui provengono anche comprimari come Remi Santoni e Andrew Robinson) e un po' al romanzo "Fair Game" di Paula Gosling. Il risultato fu un discreto flop, che si lascia ricordare soltanto per un paio di frasi ad effetto (fra cui la più mitica, nella scena iniziale: "Tu sei il male, io sono la cura"). Per il resto la trama è stereotipata, le scene d'azione non regalano particolari sussulti, la caratterizzazione del protagonista è monodimensionale (il "solito" poliziotto giustizialista e individualista, anche nel vestiario: al posto dell'uniforme indossa jeans, giubbotto di pelle e occhiali a specchio) e quella dei comprimari è virtualmente inesistente (compresi i cattivi, di cui non si spiegano né origini né motivazioni: l'unico che si ritaglia un certo spazio è Brian Thompson, alias "La bestia della notte"). Eppure, se non lo si prende sul serio e lo si approccia come tipico action movie degli anni ottanta, basilare e disimpegnato, può garantire un certo guilty pleasure. All'epoca la Nielsen era la compagna di Stallone, e anche l'automobile di Cobra, una Ford Mercury nera del 1950, era davvero di proprietà dell'attore (ma per le riprese ne furono utilizzate due copie). Diffusissimo il product placement (di Coca-Cola e Pepsi contemporaneamente!). Stallone, che aveva rifiutato il ruolo di protagonista in "Beverly Hills Cop", riversò qui alcune delle idee che aveva proposto per quello. Marion, il nome "femminile" di Cobretti, è il vero nome di John Wayne.

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