4 maggio 2016

La fiammiferaia (Aki Kaurismäki, 1990)

La fiammiferaia (Tulitikkutehtaan tyttö)
di Aki Kaurismäki – Finlandia/Svezia 1990
con Kati Outinen, Vesa Vierikko
***1/2

Rivisto in divx, in originale con sottotitoli.

La giovane Iris conduce una vita solitaria e senza gratificazioni. Di giorno lavora in una fabbrica di fiammiferi per mantenere una madre nullafacente e un patrigno violento; la sera frequenta locali da ballo alla ricerca di un amore che sembra non giungere mai. Quando finalmente incontra un uomo, Aarne, questi la scarica dopo una sola notte: e alla notizia che la ragazza è rimasta incinta, le manda un assegno per invitarla ad abortire. Al culmine della depressione, umiliata e rifiutata da tutti, Iris prende una decisione irrevocabile... Ispirato solo superficialmente alla fiaba di Andersen "La piccola fiammiferaia", il terzo film della cosiddetta "trilogia del proletariato" (dopo "Ombre nel paradiso" e "Ariel") è, nella sua breve durata (solo 68 minuti), uno dei lavori più riusciti e compiuti di Kaurismäki, sicuramente quello più drammatico e "nero". Quando Iris si reca in farmacia per comprare il veleno per topi, lo spettatore è spinto a pensare che stia meditando il suicidio: la decisione di avvelenare invece Aarne (oltre a un altro uomo che la approccia fugacemente nel bar) e i genitori giunge dunque a sorpresa, ma risulta perfettamente in linea con il personaggio e la storia narrata, ed eleva la pellicola al di sopra del melodramma (un genere quantomai lontano dalle corde del regista finlandese), virandola verso la black comedy e la tragedia fatalista. La consueta laconicità dei personaggi aggiunge spessore psicologico, mentre l'inevitabile finale completa quello che è un vero e proprio gioiellino cinematografico, graziato dalla fotografia lucida e pittorica di Timo Salminen, dalla colonna sonora rock & blues (Iris cerca l'amore anche nelle canzoni, nei libri, nei film, mentre il mondo intorno a lei sembra insensibile all'arte, e in televisione scorrono le immagini della rivolta di piazza Tienanmen e della visita del papa in Finlandia), e soprattutto dalla prova d'attrice di Kati Outinen, volto impassibile e costante nelle produzioni di Kaurismäki, che sforna qui una delle sue interpretazioni più intense e memorabili.

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