La calda amante (François Truffaut, 1964)
La calda amante (La peau douce)
di François Truffaut – Francia 1964
con Jean Desailly, Françoise Dorléac
**1/2
Rivisto in DVD.
Pierre Lachenay (Desailly), affermato scrittore e studioso di letteratura, sposato da quindici anni e con una figlia piccola, durante un viaggio a Lisbona per una conferenza conosce una giovane hostess, Nicole (Dorléac), di cui si invaghisce. Comincia così a frequentarla a più riprese, finché non diventa la sua amante. Ma il tempo per gli incontri clandestini è sempre troppo poco, e la sua notorietà di accademico (oltre al timore di dare scandalo mostrandosi con lei in pubblico) mette di continuo i bastoni fra le ruote alla loro relazione. Quando la moglie scoprirà tutto, la situazione precipiterà. Dopo l'enorme successo di "Jules e Jim", che lo aveva proiettato nell'olimpo cinematografico come uno dei giovani registi più popolari della Nouvelle Vague, Truffaut sorprese tutti mettendo in scena una storia d'amore quasi agli antipodi del film precedente. Se quello celebrava l'amore libero, anarchico e fuori dalle regole, questo propone il più ordinario triangolo borghese (marito, moglie, amante); se quello manifestava un approccio rivoluzionario e poneva i sentimenti al di sopra di tutto, persino della vita e della patria, questo soffoca i suoi protagonisti nei lacci del conformismo e delle convenzioni sociali, raccontandone la vicenda in maniera fredda, quasi senza partecipazione. Il finale in particolare, nonostante la sua drammaticità, fatica a smuovere le emozioni dello spettatore. Lo stesso regista spiegò: «Ho voluto fare "La peau douce" proprio per dimostrare che l'amore è qualcosa di molto meno euforico ed esaltante. L'ho fatto quindi in risposta a "Jules e Jim": ci sono le menzogne, il lato sordido, la doppia vita. È un film da incubo». Tanto bastò per procurargli la disapprovazione di pubblico e di critica, che fischiarono il film al Festival di Cannes (anche se con il tempo, ovviamente, è stato rivalutato). Come se non bastasse, quando uscì nelle sale italiane fu pesantemente censurato (il che è un paradosso, se si pensa che il titolo nostrano ne enfatizza invece l'aspetto "scandalistico"): l'edizione in DVD ripristina le numerose scene tagliate, inserendole in originale con i sottotitoli. Eppure, nonostante la banalità del soggetto, Truffaut è abile come sempre a descrivere psicologicamente i suoi personaggi, e in particolare il protagonista maschile, di cui mostra tutte le debolezze e le insicurezze, l'aspirazione a una nuova gioventù attraverso una relazione "pura" e fresca, tenuta però a freno dalla paura di essere scoperto (tutta la lunga sequenza del viaggio a Reims, dove i due amanti sperano di trascorrere un week-end romantico lontano da Parigi ma che finisce per risolversi in un disastro, è magistrale, permeata da una comicità cinica che scorre sottotraccia: nel vedere frustrati i tentativi di Pierre di restare solo con Nicole, sembra di assistere a una commedia in stile "Quando la moglie è in vacanza"). Ne risulta quasi uno studio scientifico – venato di inevitabile pessimismo – sull'infedeltà e l'impossibilità di sfuggire ai lacci della vita che ci si è costruita con le proprie mani. La moglie di Lachenay è interpretata da Nelly Benedetti. La Dorléac, sorella di Catherine Deneuve, all'epoca aveva una relazione con lo stesso Truffaut.
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