8 febbraio 2016

Time lapse (Bradley King, 2014)

Time Lapse (id.)
di Bradley D. King – USA 2014
con Matt O'Leary, George Finn, Danielle Panabaker
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Visto in divx, con sottotitoli.

Tre giovani coinquilini scoprono che nell'appartamento del vicino di casa, uno scienziato da poco scomparso, c'è una strana macchina puntata contro la loro finestra che scatta una polaroid, alle 8 di ogni sera, mostrando il loro soggiorno 24 ore nel futuro. All'inizio sconvolti, cominciano però a usare le fotografie per interessi personali: uno di loro per giocare alle corse, appendendo sulla finestra cartelli con i risultati del giorno in modo da conoscerli in anticipo; un altro – un pittore in crisi di ispirazione – per mostrare a sé stesso i dipinti che realizzerà nel corso della giornata... Film indipendente e a basso costo che segna il debutto del filmmaker Bradley D. King (anche co-sceneggiatore): se qualcuno lo ha paragonato a un episodio de "Ai confini della realtà", a tratti sembra invece un incrocio fra il classico "Avvenne domani" di René Clair e "Piccoli omicidi fra amici" di Danny Boyle. Fra i tre ragazzi, infatti, cominceranno a nascere paure, gelosie e paranoie che finiranno col porli l'uno contro l'altro. In mezzo a questo, i "soliti" paradossi causali che sorgono quando si traffica con il tempo: in particolare, le azioni dei protagonisti vengono influenzate dalla foto del giorno successivo (sono convinti che trasgredire a quello che si è visto possa causare la loro morte, come nel caso dello scienziato), portandoli a compiere azioni che normalmente non avrebbero intrapreso, anche se poi la foto è il frutto di quelle stesse azioni. Per non parlare dei dipinti di Finn: da dove nasce la sua creatività, se non fa altro che riprodurre quadri che però lui stesso ha dipinto? Se le premesse sono intriganti, comunque, lo sviluppo arranca. E il finale, pur non barando, cambia un po' le carte in tavola. In ogni caso, più accessibile e meno cervellotico di "Primer", altra recente pellicola indipendente sui viaggi nel tempo. Regia e recitazione di buon livello, ma più televisive che cinematografiche.

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