La conversa di Belfort (R. Bresson, 1943)
La conversa di Belfort (Les anges du péché)
di Robert Bresson – Francia 1943
con Renée Faure, Jany Holt
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Visto in divx.
In un convento domenicano, le suore accolgono abitualmente fra loro le ex carcerate che escono dalla vicina prigione e che intendono abbracciare una nuova vita. Una novizia, Anna Maria, ragazza di buona famiglia che ha scelto di diventare suora per aiutare le peccatrici a "trovare la serenità", si prende a cuore in modo particolare la sorte di Teresa, ex galeotta ribelle e indisciplinata, che però è entrata in convento non per vocazione ma per nascondersi dalla polizia: il giorno stesso in cui era uscita di galera, infatti, ha assassinato l'uomo che l'aveva incastrata per un furto che non aveva commesso. Buona e semplice, ma anche testarda e ostinata, Anna Maria dedica tutta sé stessa alla "redenzione" di Teresa, apparentemente senza successo: anzi, la sua eccessiva dedizione la porta a trascurare gli altri doveri e le mette contro le sue stesse sorelle, che la reputano orgogliosa e piena di sé. Fomentate in parte anche dalla "distruttrice" Teresa, nel convento nascono così tensioni, zizzannie e gelosie... Ma il "percorso parallelo verso la grazia" di Anna Maria e Teresa si concluderà insieme. Girato mentre la Francia era sotto l'occupazione tedesca, il primo lungometraggio di Bresson è ancora lontano dal suo stile asciutto e minimalista, si serve di attori professionisti e mostra più di qualche concessione al melodramma (tutti aspetti che tenderanno a sparire dal suo cinema dopo un paio di film). Eppure, per l'ambientazione e i temi religiosi (su tutti il sacrificio, la redenzione e la lotta fra bene e male), il rigore formale e l'austerità della messa in scena, già prefigura molto di quel che verrà. Alla sceneggiatura ha collaborato anche un prete domenicano, Raymond Leopold Bruckberger, insieme al drammaturgo Jean Giraudoux e a Bresson stesso.
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