Il prezzo dell'inganno (Irving Rapper, 1946)
Il prezzo dell'inganno (Deception)
di Irving Rapper – USA 1946
con Bette Davis, Paul Henreid, Claude Rains
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Visto in divx alla Fogona, con Marisa.
Il violoncellista Karel Novak (Henreid), fuggito dall'Europa dopo la guerra, ritrova a New York la sua fidanzata di un tempo, Christine (Davis), e la sposa immediatamente, ignorando che nel frattempo è diventata l'amante del celebre e potente compositore Alexander Hollenius (Rains). Quest'ultimo affida a Karel la parte di solista nel suo nuovo concerto, ma Christine teme che si tratti solo di uno stratagemma per prendersi la rivincita su di lui e umiliarlo. E in effetti Hollenius sembra giocare al gatto e al topo con Karel, provocandone la gelosia con accenni e comportamenti allusivi, e minacciando di rivelargli la verità sui suoi rapporti con Christine. Ispirato al dramma teatrale "Monsieur Lamberthier" di Louis Verneuil (già portato sullo schermo nel 1929, "Gelosia", con Fredric March), un melodramma romantico a sfondo musicale costruito su un triangolo ad alta tensione, dove i rapporti fra i personaggi scorrono su più piani (quello sessuale, quello professionale, quello dei rapporti di forza, esemplificati in quest'ultimo caso dai ruoli di compositore/conduttore e di esecutore che si stabiliscono durante le prove del concerto). Imprigionata fra i due uomini, il marito povero e geloso e l'amante ricco e manipolatore, la figura centrale è però quella della donna, che ama il primo ma che vive il tormento di essersi affidata al secondo nel momento di maggior bisogno, venendo ora costretta a pagare "il prezzo dell'inganno", come recita il titolo italiano. La regia elegante di Rapper, ben coadiuvata dalla fotografia di Ernest Haller e dai sontuosi set di George James Hopkins (memorabili in particolare le abitazioni, il loft di Christine con grande vetrata su New York e la lussuosa dimora di Hollenius), sono al servizio delle prove convincenti dei tre interpreti, che erano già apparsi insieme in un precedente film dello stesso regista, "Perdutamente tua", del 1942. A fianco di un Rains sornione e carismatico come non mai (da incorniciare la scena in cui fa le ordinazioni al ristorante francese) e di un Henreid che dà vita a un personaggio fragile e insicuro, brilla una Davis sensuale e tormentata al tempo stesso, una delle (innumerevoli) figure femminili sfaccettate che hanno caratterizzato il cinema noir americano di quegli anni. I brani di Hollenius sono stati in realtà composti da Erich Wolfgang Korngold, che in seguito li espanderà in un completo concerto per violoncello.
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