La storia fantastica (Rob Reiner, 1987)
La storia fantastica (The princess bride)
di Rob Reiner – USA 1987
con Robin Wright, Cary Elwes
**1/2
Rivisto in TV.
Il nipotino è a letto malato, e il nonno (Peter Falk) lo intrattiene leggendogli una fiaba. Si tratta di un racconto che al suo interno ha un po' di tutto: avventura, azione, pirati, spadaccini, mostri, principesse, duelli, vendetta e una storia d'amore che il bambino, all'inizio recalcitrante, scoprirà di apprezzare. Pur sguazzando nei luoghi comuni e nei cliché delle favole di ambientazione medievale, con personaggi stereotipati e improbabili, sviluppo lineare e finale prevedibile, l'insieme è in effetti coinvolgente ed emozionante, tanto che la pellicola – tratta da un romanzo di William Goldman (già sceneggiatore di tanti classici cinematografici, e che qui ha contribuito all'adattamento) – è diventata un piccolo cult movie per tutti coloro che l'hanno vista, da piccoli o da adolescenti, negli anni ottanta. Merito della capacità di intrattenere con ironia e leggerezza, ma senza sfociare nella parodia o nello sberleffo (le fiabe, si sa, a loro modo devono essere prese sul serio). Reiner dirige con semplicità, potendo contare sulla simpatia dei personaggi (e la cattiveria dei cattivi), su diversi spunti ironici (i "Roditori Taglie Forti"), un gran numero di frasi citabili e tormentoni ("Hola! Mi nombre es Inigo Montoya...") e il piacere che si prova – noi come il bambino al quale la storia viene raccontata – nell'assistere al lieto fine. Tutto – dai costumi ai set (sembra di essere nei film medievali di venti-trent'anni prima, anche perché sono assenti effetti speciali o grafica digitale), dai dialoghi alla recitazione – si adegua alla dimensione della fiaba narrata, con l'unico scopo di emozionarsi e divertirsi. Obiettivo che viene pienamente raggiunto: in fondo non è un merito da poco. Il cast, che vede il debutto sul grande schermo di Robin Wright (futura signora Penn) nei panni della giovane Bottondoro, la ragazza innamorata del garzone (poi pirata) Westley (Cary Elwes) ma costretta a sposare il perfido principe Humperdinck (Chris Sarandon), comprende anche il wrestler André the Giant, Mandy Patinkin (rispettivamente il gigantesco Fezzik e lo spadaccino Montoya), Christopher Guest (il malvagio conte Rugen, "El hombre con sei dita"), Wallace Shawn (il sicario siciliano Vizzini), Mel Smith (il torturatore albino) e Billy Crystal (Max dei Miracoli, sotto una montagna di trucco). La colonna sonora è di Mark Knopfler dei Dire Straits.
2 commenti:
Mi piaceva da morire!! e quando ero bambina trovavo lui bellissimo :)
È il tipico film (come molti degli anni ottanta, a dire il vero) che, se visto da piccoli, ti rimane per sempre dentro come film cult. ^^
Il bello, poi, è che piace a maschi e femmine allo stesso modo (i primi per i duelli, le seconde per la storia d'amore e, appunto, per il personaggio di Westley).
Io, purtroppo, invece l'ho visto più tardi, e dunque pur trovandolo simpatico (soprattutto la parte di Inigo Montoya) non gli sono particolarmente legato. Per dire, di Reiner preferisco "Stand by me" e "Misery".
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