22 luglio 2015

Human nature (Michel Gondry, 2001)

Human nature (id.)
di Michel Gondry – USA 2001
con Patricia Arquette, Tim Robbins, Rhys Ifans
**1/2

Visto in divx.

Il lungometraggio d'esordio di Gondry, scritto da Charlie Kaufman (i due avrebbero poi collaborato anche nel secondo film del regista, il magnifico "Se mi lasci ti cancello"), mette in scena il conflitto fra natura e civiltà attraverso la storia di tre bizzarri personaggi che raccontano la loro vicenda in flashback, a mo' di testimonianza-confessione, in tre distinti ambienti: uno in prigione, uno davanti al Congresso degli Stati Uniti, e uno... nell'aldilà. Lila (Patricia Arquette) è una donna affetta da una disfunzione ormonale che la rende pelosa come una scimmia, e per questo motivo sceglie di andare a vivere nella foresta. Nathan (Tim Robbins) è uno scienziato cresciuto in una famiglia ossessionata dall'educazione e dal galateo, tanto che anche da adulto i suoi studi si concentrano sull'insegnare il bon ton agli animali. Pugg (Rhys Ifans) è infine un uomo "selvaggio", allevato nei boschi come se fosse uno scimpanzé: trovato da Lila e Nathan, viene rinchiuso da quest'ultimo nel suo laboratorio e sottoposto a una serie di esperimenti per renderlo un essere umano colto e raffinato. Il contrasto fra la natura, con i suoi istinti animaleschi e i richiami sessuali, e il costrutto dell'educazione e delle consuetudini umane, a partire dal modo di comportarsi in pubblico, ritorna a più riprese, con i personaggi sballottati fra i due estremi, spesso indecisi da che parte stare. Rispetto a classici come "Il ragazzo selvaggio" di Truffaut o "L'enigma di Kaspar Hauser" di Herzog, qui non ci si prende decisamente mai sul serio, benché i temi affrontati siano di spessore (e lo spirito di Rousseau riecheggi a più riprese, per non parlare del testo di Guglielmo di Ockham sulla conoscenza intuitiva che si sente durante i titoli di coda!). L'umorismo – di volta in volta nero, surreale, slapstick, romantico o cinico – permea tutta la pellicola fino allo sberleffo finale. Ma l'andamento della narrazione e altalenante, e la sceneggiatura di Kaufman sembra a tratti poco equilibrata. Nell'ottimo cast ci sono anche Miranda Otto (la seducente assistente francese di Nathan), Rosie Perez (la "depilatrice"), Peter Dinklage (l'amico di Lila che l'aiuta a rapire Duff) e Hilary Duff (Lila da giovane). Gondry, fino ad allora noto soltanto come talentuoso regista di videoclip, cita a più riprese proprio uno dei video musicali da lui realizzati, quello per "Human Behavior" di Björk.

2 commenti:

Jean Jacques ha detto...

Da fan di "Se mi lasci ti cancello", un film che ho sempre voluto vedere... ma che ancora non sono riuscito a recuperare T.T

Christian ha detto...

Non è assolutamente all'altezza di "Se mi lasci ti cancello" (capolavoro assoluto), ma comunque qualcosa di interessante ce l'ha... Per me vale la visione!