13 agosto 2013

Vacanze di Natale (C. Vanzina, 1983)

Vacanze di Natale
di Carlo Vanzina – Italia 1983
con Jerry Calà, Christian De Sica
*

Visto in divx, con Sabrina.

Un variopinto gruppo di personaggi, per lo più romani, si ritrova a Cortina d'Ampezzo per festeggiare il Natale. Il cantante Billo (Jerry Calà), dongiovanni da un'avventura a notte, ritrova una sua vecchia fiamma, Ivana (Stefania Sandrelli), ora sposata al ricco Donatone (Guido Nicheli). Mario (Claudio Amendola), in vacanza con la famiglia "burina", si aggrega al gruppo dell'amico Luca (Marco Urbinati), compagno di fede romanista ma proveniente da una famiglia ricca e snob, e si innamora di Samantha (Karina Huff), fiamma americana del fratello maggiore di Luca, Roberto (Christian De Sica). Serenella (Antonella Interlenghi), fidanzata di Luca, complotta contro Mario perché il suo ragazzo lo ignora a causa sua. Scritto dal regista insieme al fratello Enrico e prodotto dalla Filmauro di Aurelio De Laurentiis, è di fatto il primo "cinepanettone" vanziniano (è vero che nasce in seguito al successo dei due "Sapore di mare", usciti l'anno prima, di cui è una versione natalizia e invernale: ma quelli si svolgevano negli anni sessanta, in chiave di revival, mentre è a partire da questo che gli autori "mettono in scena" – se così si può dire – l'attualità). A cercargli con ostinazione dei pregi, in effetti, si può sottolineare come la pellicola mostri fedelmente il consumismo e la cafonaggine imperante nella società italiana dei primi anni ottanta, dove le classi sociali – povere o ricche, giovani o vecchie che fossero – si preoccupavano soprattutto di ostentare benessere e di fare "presenzialismo" nei luoghi di villeggiatura più "in", incuranti della volgarità e dell'imbarbarimento di cui erano portatrici (sono numerosi, fra l'altro, i riferimenti in chiave promozionale alla galassia-Berlusconi: si citano le sue televisioni, le sue riviste di gossip, ecc.). Peccato che, al servizio di tutto questo, ci sia una regia amatoriale; una sceneggiatura che affastella gag di una pochezza imbarazzante ed è incapace di andare al di là di una struttura a episodi che non salgono mai di livello; attori di stampo televisivo o con evidenti limiti, come dimostreranno le loro carriere future (i migliori, ça va sans dire, sono la Sandrelli e – tutto sommato – De Sica); una scarsa cura per ogni aspetto tecnico della messa in scena (evidentissima la neve finta in alcune sequenze con protagonista Calà). Non che ci fosse molto altro da aspettarsi se si pensa che la pellicola è stata girata in sole tre settimane. Nel cast, comunque, si riconoscono in ruoli minori (fra gli altri) anche Moana Pozzi e Mario Brega. A rimpolpare come canditi il "cinepanettone" c'è tutta una serie di canzoni e canzonette del momento (da "Moonlight Shadow" di Mike Oldfield – nella versione cantata da Maggie Reilly, usata come sigla iniziale – ad "Amore disperato" di Nada, passando per Vasco Rossi, Lucio Dalla, Gazebo ed Anna Oxa), molte delle quali ("Maracaibo", per esempio) non c'entrano assolutamente nulla con il setting dolomitico.

0 commenti: