Captain America (Joe Johnston, 2011)
Captain America: il primo vendicatore
(Captain America: The First Avenger)
di Joe Johnston – USA 2011
con Chris Evans, Hugo Weaving
**1/2
Visto in divx alla Fogona, con Monica e Marisa.
Dopo i film dedicati a Iron Man, Thor e Hulk, e in attesa di quello sui Vendicatori, i Marvel Studios sfornano la pellicola dedicata al più antico (alcuni direbbero "antiquato", ma è ingeneroso) fra i supereroi della casa delle idee, ovvero il Capitan America creato da Joe Simon e Jack Kirby negli anni quaranta come simbolo della lotta contro i nazisti (e la cosa è sottolineata ironicamente durante la pellicola, in cui vediamo Cap protagonista per l'appunto di fumetti, film e spettacoli propagandistici), poi ripescato da Stan Lee e dallo stesso Kirby durante la silver age degli anni sessanta e integrato a pieno titolo nel moderno universo Marvel. Il film d'esordio del personaggio – a dire il vero, come per altri eroi della casa, c'erano già stati alcuni tentativi precedenti di portarlo sullo schermo ma con risultati del tutto insignificanti – è diretto dal regista di "Jumanji" (nonché responsabile degli effetti speciali de "I predatori dell'arca perduta") e vede come protagonista Chris Evans, già Torcia Umana nelle pellicole sui Fantastici Quattro (curiosamente proprio la Torcia è un altro dei pochi personaggi che Lee e Kirby ereditarono dagli albi della golden age: l'androide in questione appare brevemente, esposto al pubblico, nella sequenza della fiera tecnologica universale). Ambientato correttamente – e filologicamente – durante la Seconda Guerra Mondiale (tranne il breve incipit e il finale che collega le vicende a quelle dei suoi compagni, con l'apparizione di Nick Fury: il progetto iniziale prevedeva che solo metà della pellicola fosse ambientata negli anni quaranta e il resto ai giorni nostri, per illustrare meglio la caratteristica di "uomo fuori dal proprio tempo" del Capitano, ma poi si è preferito rimandare l'analisi di questo aspetto a un eventuale sequel), il film racconta le origini del personaggio e la sua lotta contro il Teschio Rosso, leader di un'organizzazione segreta, l'Hydra, interna allo stesso esercito nazista. Il Teschio, grazie ai poteri fornitigli dal cubo cosmico (artefatto che tornerà in "The Avengers", dove mostrerà appieno il proprio potenziale) e alle armi costruite dallo scienziato Arnim Zola, progetta di conquistare il mondo: ma Cap (un tempo il gracile Steve Rogers, trasformato in un supersoldato dal siero ideato da un biochimico esule dalla Germania) riuscirà a sconfiggerlo. Buona la ricostruzione storica, il recupero delle atmosfere dei fumetti degli anni quaranta e la loro integrazione nell'universo cinematografico Marvel. Il risultato è un film d'avventura e d'azione dai toni pulp e retrò, non privo dunque di un certo fascino vecchio stile e, per fortuna, lontano dalla retorica che il personaggio, in mano a sceneggiatori poco avveduti, avrebbe potuto sprigionare. Non manca il consueto cameo di Stan Lee (nei panni del generale che commenta "Credevo che fosse più alto"), anche se – come detto – il creatore del personaggio non è lui: ma Simon e Kirby non ci sono più. L'aspetto "gracile" di Steve Rogers è naturalmente ottenuto mediante effetti speciali, ma anche con l'aiuto di una controfigura. Buono il cast, con Hugo Weaving nel ruolo del Teschio Rosso, Stanley Tucci nei panni del dottor Erskine (colui che crea il siero del supersoldato), Tommy Lee Jones in quelli (piuttosto stereotipati) del colonnello che addestra Steve Rogers, e Hayley Atwell nella parte del sergente Peggy Carter. Ma nella pellicola appaiono anche, per la gioia degli aficionados, personaggi di contorno come "Bucky" Barnes, Howard Stark (il padre di Tony), "Dum Dum" Dugan e gli Howling Commandos. Per le stupide leggi del marketing, il nome del personaggio nel titolo e nei dialoghi figura in inglese ("Captain America" anziché "Capitan America"), proprio come era già accaduto con l'Uomo Ragno ("Spider-Man") e in altri casi. Da notare che in quattro paesi (Russia, Turchia, Corea del Sud e Ucraina), forse per motivi dovuti ai sentimenti anti-americani, il film è uscito con il titolo "The First Avenger", omettendo il nome del personaggio.
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