X-Men: L'inizio (Matthew Vaughn, 2011)
X-Men: L'inizio (X-Men: First Class)
di Matthew Vaughn – USA/GB 2011
con James McAvoy, Michael Fassbender
***
Visto al cinema Colosseo, con Hiromi.
Non un reboot, ma un prequel intelligente e appassionante: la franchise cinematografica degli X-Men torna alle origini e rinasce a nuova vita (pare che il film sarà il primo di una nuova trilogia) con una pellicola all'altezza di quelle di Bryan Singer (accreditato come produttore e co-autore del soggetto) che racconta il primo incontro fra i mutanti Xavier e Magneto, la nascita della loro amicizia, la creazione del primo nucleo di X-Men, lo scontro con il Club Infernale guidato da Sebastian Shaw (che mira a scatenare una guerra nucleare), e infine l'inevitabile separazione fra i due amici/rivali, destinati a seguire strade diverse con i loro rispettivi gruppi. Ottima l'ambientazione negli anni sessanta, che integra alla perfezione eventi storici (la crisi dei missili di Cuba) nella cronologia mutante, dando a tutta l'operazione un sapore retrò quasi alla James Bond. Ma soddisfa anche il modo in cui sono stati resi sullo schermo personaggi ben noti ai lettori dei fumetti. La scelta dei character che fanno parte della prima incarnazione di X-Men (Banshee, Havok, Bestia) non è casuale, visto che si tratta di personaggi che anche nei comics hanno un'età media superiore al resto del gruppo: qui vengono caratterizzati in maniera semplice ma efficace (indovinati, per esempio, i riferimenti al celebre racconto di Stevenson "Dottor Jekyll e Mister Hyde" nel caso di Hank McCoy/Bestia). Michael Fassbender convince come Magneto, mentre James McAvoy è uno Xavier assai ironico. Quanto ai nemici, nel Club Infernale affascinano anche personaggi che in tutta la pellicola diranno sì e no quattro parole (Azazel, Riptide). Ma su tutti brilla Kevin Bacon nei panni di Shaw, villain che con le sue azioni ispira quelle future di Magneto: la relatività del bene e del male, e il continuo passaggio di alcuni characters dalle file dei buoni a quelle dei cattivi è un tema che è stato perfettamente estrapolato dalle pagine cartacee allo schermo cinematografico. Evitati alla grande, per fortuna, anche i rischi di sfornare un teen movie, vista la giovane età dei principali personaggi, nonché la tentazione del 3D. Il regista Matthew Vaughn, al suo quarto film dopo "The pusher", "Stardust" e "Kick-Ass", si conferma come uno dei nomi più interessanti del cinema d'intrattenimento americano: nella scena dell'addestramento dei giovani mutanti, ricorre ironicamente agli split screen di cui Ang Lee aveva abusato nel proprio "Hulk". Bella e trascinante la colonna sonora, divertente il cameo di Hugh Jackman/Wolverine (non ho notato, invece, quello consueto di Stan Lee: se c'era, me lo sono perso). Completano il cast January Jones (la telepate Emma Frost), Jennifer Lawrence (una giovane Mystica), Rose Byrne (Moira McTaggart) e, in piccoli ruoli di militari russi e americani, Rade Serbedzija e Michael Ironside.
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