Scream 4 (Wes Craven, 2011)
Scream 4 (id.)
di Wes Craven – USA 2011
con Neve Campbell, Emma Roberts
**1/2
Visto in divx.
Nell'anniversario dei delitti di Woodsboro, Sidney Prescott fa ritorno nella sua città natale per promuovere il libro che ha scritto, "Fuori dall'oscurità", che testimonia come ha saputo superare i traumi degli eventi che l'hanno coinvolta in passato. Ma anche Ghostface torna inaspettatamente a colpire, replicando la strage precedente: questa volta fra i suoi obiettivi ci sono Jill, cugina adolescente di Sidney, e i suoi amici, personaggi quasi equivalenti a quelli del primo "Scream" (Jill è la nuova Sidney, Trevor il nuovo Billy, Charlie il nuovo Randy, ecc.) ma allo stesso tempo rappresentanti di una generazione internettara (i maniaci agiscono su Facebook, i video vengono caricati su YouTube) con gusti e valori diversi dalla precedente, naturalmente con nuovi miti e nuovi horror preferiti, per i quali tutto è un gioco e Ghostface è addirittura un idolo ("La tragedia di una generazione è lo scherzo di quella successiva"). Realizzato a oltre dieci anni di distanza dal capitolo precedente, il quarto "Scream" (che vede il ritorno di Kevin Williamson alla sceneggiatura) si occupa per l'appunto di remake, ovvero di riletture – non sempre fedeli – dell'originale. Anche i film slasher si devono adeguare alle mutate esigenze: "ci sono ancora delle regole, ma l'inaspettato è il nuovo cliché", bisogna "avere una sequenza iniziale che spacca, usare una regia da video musicale e gli omicidi devono essere ancora più estremi". I moventi del killer, non a caso, sono la fama e la visibilità, concetti più al passo con tempi in cui la differenza fra i cattivi e le vittime non sono più così nette. E poco importa se si trasgredisce la regola principale di un buon remake: "non cambiare l'originale". Da notare che anche le tecnologie sono evolute: ora ci sono applicazioni per smartphone che consentono di imitare la voce di Ghostface (a proposito, questo è il primo film in cui viene usato questo nome anche nella versione italiana) e webcam che consentono di trasmettere online e in diretta tutto quello che si vede ("Se vuole essere innovativo, il killer deve riprendere i suoi omicidi: è una sorta di evoluzione naturale degli psico-horror").
Il tentativo di rinnovare la saga (che molti ormai ritenevano conclusa con il terzo capitolo) riesce forse solo in parte, e il senso di deja vu (peraltro voluto) è forte, ma tutto sommato la pellicola è sufficientemente godibile e divertente. Come sempre si sguazza nei riferimenti metacinematografici, e la sceneggiatura fa riferimento alle nuove tendenze dell'horror (di "Saw" si dice che "fa schifo, non fa paura. È solo sadico, a metà fra splatter e porno. Non interessa a nessuno chi muore, non c'è sviluppo dei personaggi, solo squartamenti e fiumi di sangue"; ma ce n'è anche per lo stesso "Scream": "Un mucchietto di ragazzini logorroici che si mettono a decostruire i film horror... Visto fino alla nausea: le solite metacazzate postmoderne. Andava bene nel 1996". In compenso, "L'alba dei morti dementi" viene apprezzato). Se "Scream" è arrivato al quarto capitolo, "Stab" ("Squartati", la serie di film nei film che a esso si ispira) ha fatto persino di meglio: è già al numero 7 – un (auto)ironico riferimento alla facilità con cui gli horror sfornano seguiti – e il suo livello è evidentemente precipitato sempre più in basso ("Non riesco a crederci, fanno un sequel dopo l'altro e riciclano in continuazione le stesse cazzate..."). Memorabile la tripla sequenza introduttiva, particolarmente elaborata, che trasporta lo spettatore attraverso gli incipit (contenuti l'uno nell'altro!) di "Stab 6", "Stab 7" e finalmente di "Scream 4", senza fargli capire di primo acchito se sta guardando in effetti il film "reale" o le sue meta-derivazioni. Le protagoniste delle tre scene sono rispettivamente Shenae Grimes e Lucy Hale, Anna Paquin e Kristen Bell, e Aimee Teegarden e Brittany Robertson. Sempre restando alla serie di "Stab", si rivela che il primo film era stato diretto da Robert Rodriguez (e se qualcuno lo ritiene improbabile, si ricordi che proprio Rodriguez aveva realizzato "The faculty", per molti versi il film gemello di "Scream", sempre su sceneggiatura di Kevin Williamson) e si rivedono alcune delle scene con Heather Graham. Quanto al resto del cast, tornano naturalmente David Arquette e Courteney Cox nei ruoli di Linus e Gale (il cui matrimonio, dopo dieci anni, è un po' in crisi: come nella realtà!), mentre ci sono numerose new entry: in particolare Emma Roberts (la nipote di Julia), Hayden Panettiere, Rory Culkin, Nico Tortorella. Alison Brie è l'opportunista agente letteraria di Sidney, Marley Shelton la giovane vicesceriffo che scatena la gelosia di Gale, Anthony Anderson e Adam Brody i poliziotti (il primo si chiama Anthony Perkins!) che commentano "i poliziotti di scorta fanno sempre una brutta fine" (regola naturalmente confermata). Manca invece il detective Kincaid: Patrick Dempsey era impegnato in altri progetti e non ha potuto partecipare al nuovo film.
4 commenti:
Guardandolo pensavo che, a furia di pensare al meta-film, in fase di sceneggiatura si erano scordati ... il film. Non c'è uno straccio di dinamica "interna" tra i personaggi, è tutto un cortocircuito autoreferenziale tra i film della saga. Poi per carità, Emma Roberts è brava, c'è una sequenza di omicidio ("non ho mai detto di essere nascosto nel TUO armadio") davvero impressionante (mi ha ricordato, nella parte conclusiva, l'assassinio della sensitiva in "Profondo rosso"), e alcune battute sono azzeccate, però nel complesso "Scre4m" mi è parso davvero acqua risciacquata. Trattandosi del potenziale primo capitolo di una nuova trilogia (che non dovrebbe esserci, causa incassi balordi) era lecito aspettarsi molto di più.
A me non è dispiaciuto, anche se riconosco che è un film di cui si poteva fare tranquillamente a meno, non aggiunge quasi nulla alla trilogia originale. Comunque la visione mi ha divertito, e trovo che i nuovi personaggi fossero anche interessanti (per esempio, oltre a Emma Roberts, quello interpretato da Hayden Panettiere). Poi, certo, è esplicitamente un "rifacimento" del primo Scream e dunque non brilla per originalità (identità dell'assassino a parte). E mi è dispiaciuto vedere così sacrificato un personaggio come Linus, che davvero stavolta fa ben poco.
non aggiunge niente alla trilogia originale è vero, ma craven ha dimostrato di saper ancora giocare cn lo spettatore spaventandolo e prendendolo in giro. Molto il bello il sottofinale all'ospedale!
Beh, dal punto di vista del "mestiere" Craven non si discute: per questo genere di film è sempre una garanzia! ^^
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