31 agosto 2009

Dragon Gate Inn (King Hu, 1967)

Dragon Gate Inn (Long men kezhan)
di King Hu – Hong Kong 1967
con Shih Chun, Polly Shang-kwan, Bai Ying
***1/2

Visto in divx alla Fogona, in originale con sottotitoli.

Noto anche semplicemente come "Dragon Inn", questo classico wuxiapian – uno dei capolavori di King Hu – è un film fondamentale nel genere "cappa e spada" cinese, nella cinematografia di Hong Kong e in quella dell'intera Asia continentale, come testimoniano i ripetuti omaggi, riferimenti e citazioni di cui è stato fatto oggetto negli anni a seguire (basti pensare al moderno remake prodotto da Tsui Hark nel 1992 con un cast stellare, "New Dragon Gate Inn", o alla malinconica dichiarazione d'affetto di Tsai Ming-Liang, che in "Goodbye Dragon Inn" del 2003 identifica il film con le sale cinematografiche di una volta, ormai popolate solo da spettatori fantasma e destinate a sparire con l'avvento dei circuiti multisala). Ambientato nel quindicesimo secolo, all'epoca della dinastia Ming, quando gli eunuchi spadroneggiavano alla corte imperiale e di fatto detenevano il potere, narra la storia di un manipolo di valorosi eroi che si battono per salvare i figli del generale Yu, ministro caduto in disgrazia a causa dei complotti del perfido e potente eunuco Zhao. Decapitato Yu, infatti, i suoi giovani figli vengono spediti in esilio oltre confine con una scorta. Ma Zhao, in segreto, invia una truppa di suoi fedelissimi per sterminarli prima che varchino la frontiera. I soldati attendono le loro prede ai margini dell'impero, presso uno scalcinato ostello isolato fra le montagne, la Locanda del Drago, dove però fanno sosta anche un misterioso spadaccino di nome Xiao e una coppia di ribelli (un fratello e una sorella, lei vestita da uomo) che intende aiutare i ragazzi a scappare. E anche l'oste nasconde qualcosa, visto che in passato era stato generale e collega di Yu. Fra i numerosi personaggi alloggiati alla locanda, quasi tutti in incognito, si svolge così un gioco di tattiche e sotterfugi, con la tensione che monta a mille, fra duelli con la spada, agguati notturni, bevande avvelenate, trappole, tradimenti e inganni, fino a quando le carte vengono definitivamente scoperte con l'arrivo dei figli di Yu e della loro scorta (e il successivo intervento di Zhao in persona, provetto spadaccino ed esperto di arti marziali, interpretato da un grande Bai Ying al suo esordio sullo schermo). Quasi tutta l'azione, con l'eccezione dell'incipit e dello scontro finale fra le montagne, si svolge all'interno e nei dintorni della vecchia locanda, spazio fisico chiuso e ristretto, un vero e proprio microcosmo che, in contrasto con la spaziosità e l'ampiezza di altre pellicole del genere, garantisce un inconsueto rispetto drammaturgico delle unità d'azione, di tempo e (soprattutto) di luogo, consentendo anche allo spettatore, nonostante i numerosi personaggi e i continui colpi di scena, di non perdere mai il filo della vicenda. Efficacissime le coreografie dei numerosi duelli; potente, anche se un po' invadente, il commento sonoro; ottima, infine, la confezione visiva: l'abile e vigorosa regia di King Hu è ben servita da uno spettacolare cinemascope, mentre il technicolor fa risaltare i costumi, le scenografie e gli splendidi paesaggi di frontiera.

5 commenti:

iosif ha detto...

è da un po' che non vedo film di questo genere, dopo l'esplosione di una decina d'anni fa. devo ricominciare, poi king hu è un grandissimo. ho una domanda difficile da farti, ma può darsi che tu abbia la risposta: vidi anni fa a fuori orario uno stralcio da un wuxia dove si combatteva in bilico du lunghissime scale a pioli di legno, saltando da una all'altra in equilibrio verticale. sai che film è?
ciao christian, buon inizio settembre.

Christian ha detto...

Potrebbe trattarsi del primo "Once upon a time in China" di Tsui Hark (1991), con Jet Li?

prova a guardare qui, dal minuto 2.15 in poi:
http://www.youtube.com/watch?v=auUQWnqbA5g

Ciao
Christian

iosif ha detto...

ma sei un mito! sì, credo sia questo. grazie mille.

iosif ha detto...

mi sta anche venendo il sospetto d'averlo visto, questo hark. faccio bene a segnare i film sul blog...

Christian ha detto...

Hahah! È che quella scena me la ricordavo bene, comunque tutto il film merita...!

(Riguardo al non ricordarsi dei film che si sono visti: anch'io ho iniziato il blog per questo motivo!)