Jess il bandito (H. King, 1939)
Jess il bandito (Jesse James)
di Henry King – USA 1939
con Tyrone Power, Henry Fonda
**1/2
Visto in DVD, con Hiromi.
Dopo aver visto di recente il mediocre film di Dominik con Brad Pitt, ho voluto guardarmi la classicissima pellicola che per prima, recuperando un personaggio già entrato a far parte del folklore e della cultura popolare del vecchio west, diede origine al mito cinematografico del personaggio. Costretti a mettersi contro la legge per reagire ai soprusi della compagnia ferroviaria che espropriava gli agricoltori delle loro terre, i fratelli Frank e Jesse James diventano due dei banditi più temuti degli Stati Uniti. Combattuto continuamente fra il desiderio di vendetta, l'amore per l'esistenza da fuorilegge e il sogno di una tranquilla vita familiare, Jesse viene infine ucciso a tradimento da Bob Ford, uno degli uomini della sua stessa banda. Pur non essendo un capolavoro, il film è solido e avvincente grazie alle buone interpretazioni (c'è anche Randolph Scott nei panni di uno sceriffo, mentre il "codardo" Bob Ford è interpretato da John Carradine) e all'equilibrio fra scene d'azione e quadretti di vita familiare. Non mancano alcune macchiette comiche, mentre è notevole l'uso del technicolor, specialmente nell'assalto notturno al treno. La morte di un cavallo durante le riprese (presumo nella scena in cui Jesse e Frank si lanciano dalla rupe nel fiume) portò l'American Humane Association a decidere di monitorare da allora in poi l'utilizzo degli animali durante la realizzazione dei film: da qui nacque la celebre frase "Nessun animale è stato maltrattato durante le riprese di questo film". Il buon successo di pubblico portò alla realizzazione di un seguito, l'anno successivo: "Il vendicatore di Jess il bandito", diretto da Fritz Lang (!) e incentrato sulle gesta di Frank James (Henry Fonda).
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