300 (Zack Snyder, 2007)
300 (id.)
di Zack Snyder – USA 2007
con Gerard Butler, Leda Headey
**
Visto al cinema Colosseo, con Monica e Albertino.
Tratto da uno dei fumetti meno belli di Frank Miller, il film racconta in maniera barocca, romanzata e irrealistica la battaglia delle Termopili, dove un manipolo di trecento soldati spartani guidati dal re Leonida riuscì a tener testa all'esercito persiano di Serse e a guadagnare il tempo necessario ai greci per riorganizzarsi e resistere all'invasione. La tecnica con cui gran parte delle scene è stata girata è praticamente la stessa di "Sin City" (ma già il fatto di arrivare secondo toglie valore al film): le vignette del fumetto sono ricostruite con estrema precisione e i personaggi disegnati sulla carta sembrano quasi prendere vita in una sorta di animazione "live", con tanto di ralenti e brevi fermi immagine nei momenti in cui le pose sono più eroiche e spettacolari. Ma se nel film di Rodriguez il bianco e nero, l'ambientazione noir/pulp e la storia riuscivano a fornire una solida ossatura alla pellicola, qui la spettacolarità visiva risulta monocorde e fine a sé stessa, e tutto si risolve nel mettere in mostra una continua carneficina, un bagno di sangue nel quale i soldati spartani, come in un videogioco, affrontano una dopo l'altra ondate di nemici sempre più assurdi e improbabili: fra questi, ninja, orchi, rinoceronti e olifanti. Il tutto è inoltre condito con dialoghi retorici su patriottismo, libertà e coraggio. Peccato: se fosse stato meno serio e più cialtrone, il film – visto l'indubbio impatto visivo – sarebbe risultato più piacevole e divertente. Così invece, fra tanta esaltazione guerresca e la completa disumanizzazione del nemico, soltanto nel finale (quando "Faramir" incita i suoi all'attacco) la pellicola riesce a emozionare un po'. Orrendo il doppiaggio italiano, in particolare la voce del narratore e quella della regina di Sparta, un'insopportabile Anita Caprioli il cui accento ricorda quello della Bellucci. Ogni volta che dal passo delle Termopili l'azione si spostava a Sparta, facendo tornare in scena la regina (che nel fumetto non aveva tutto questo spazio), mi cadevano le braccia. Direi che non ci sono più dubbi: la grande scuola del doppiaggio italiano è definitivamente tramontata, e le nuove leve sono men che mediocri.
6 commenti:
per me il grande limite del film resta il mix tra storia e surreale, non funziona...
detto ciò alla fine il film mi è piaciuto, ma le voci fuori campo che dovrebbero fare introspezione sui personaggi sono purtroppo condite da retorica e banalità.... peccato
D' accordissimo, i doppiatori ultimamente fanno proprio riflettere... tutti sappiamo leggere no? SOTTOTITOLI!!!
^_^
infatti, doppiaggio e FILM (?) pessimo.
Comunque non esagererei: brutto sì, pessimo no... visivamente il film ha delle qualità, e poi alcune scene sono "visceralmente" esaltanti e d'impatto. Peccato solo che tutto sia così superficiale.
per me visceralmente ridicole
Sono pienamente d'accordo con te!!! Il doppiaggio di quella superba della Caprioli era orribile!!!
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