7 marzo 2007

Continuavano a chiamarlo Trinità (E.B. Clucher, 1971)

Continuavano a chiamarlo Trinità
di E.B. Clucher [Enzo Barboni] – Italia 1971
con Terence Hill, Bud Spencer
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Rivisto in DVD, con Hiromi.

L'enorme e inaspettato successo del primo "Trinità" convinse rapidamente i produttori, il regista e gli attori a girarne il seguito. Qui la personalità della coppia viene definita ancora di più, i due character funzionano meglio e diventano definitivamente quelli che saranno protagonisti nei decenni successivi di numerose altre pellicole, non più western ma d'avventura, ambientate in ogni parte del mondo, in fondo tutte variazioni sullo stesso tema. La prima metà del film è la più brillante: dopo la gag sui "rapinatori rapinati" nel deserto, che attraverso il tegame di fagioli fornisce da subito un punto di contatto con il film precedente, vengono introdotti i genitori della coppia e si pongono le basi per la trama successiva: i due partono in cerca di avventure, con Bambino che dovrà insegnare a Trinità il mestiere di fuorilegge. Seguono sequenze una migliore dell'altra, fra le quali vanno ricordate la partita a poker (di cui ci si ricorderà in un film successivo, "Pari e dispari") e quella della cena al ristorante (che addirittura anticipa l'analoga sequenza di John Belushi e Dan Aykroyd in "The Blues Brothers"). La seconda metà, quella in cui la trama prende il sopravvento con la vicenda dei frati costretti a "riciclare" il denaro sporco dei biechi affaristi di città, la trovo invece meno divertente. E anche la scazzottata finale non è delle migliori. Nel complesso, comunque, si tratta di un film importante per la coppia, nonché di un ottimo punto di partenza per abbandonare l'ambientazione western e veleggiare verso nuovi orizzonti. I risultati al botteghino furono fenomenali, e Bud e Terence divennero i beniamini di un pubblico tanto vasto quanto eterogeneo, in Italia come all'estero.

Nota: è curioso come il tema religioso fosse così presente in queste prime pellicole, dal nome del protagonista e dal titolo dei film alle trame vere e proprie, che vedono i nostri eroi alle prese con una comunità di mormoni (nel primo "Trinità") e con una missione cattolica (nel sequel). La cosa è buffa se si pensa che i due attori, a fine carriera, hanno chiuso il cerchio finendo con l'interpretare davvero personaggi legati alla religione, stavolta però senza sbeffeggiarli: Don Camillo e Don Matteo per Terence Hill, Padre Speranza per Bud Spencer.

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