Il favoloso Andersen (C. Vidor, 1952)
Il favoloso Andersen (Hans Christian Andersen)
di Charles Vidor - USA 1952
con Danny Kaye, Farley Granger
**
Visto in DVD, con Albertino.
È il secondo film con Danny Kaye che vedo (il primo era stato "L'ispettore generale"), attore simpatico e protagonista di commedie musicali leggere, colorate e infantili. La pellicola vede come protagonista il celebre scrittore di favole danese, ma è tutt'altro che una noiosa biografia: come recita la didascalia all'inizio, "questa non è la storia della sua vita, ma una fiaba che si ispira al grande narratore di fiabe". Un operazione simile, per certi versi, a quella compiuta recentemente da Terry Gilliam con i fratelli Grimm. Certo i toni non sono cupi e avventurosi come nella pellicola di Gilliam, ma solari e ingenui, e le avventure di Andersen, ciabattino cacciato dal suo villaggio perché con i suoi racconti fantastici distraeva i bambini dall'andare a scuola, non tengono mai con il fiato sospeso: al limite si può sorridere ai suoi sogni a occhi aperti quando si innamora (non ricambiato) di una ballerina del balletto reale, per la quale scriverà "La sirenetta". Ma le deliziose scenografie "finte" e disegnate e le canzoni orecchiabili garantiscono un paio di ore spensierate. E la regia di Charles Vidor (quello di "Gilda") rende un buon servizio alla storia, soprattutto nelle sequenze musicali e in quelle oniriche.
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