Ascensore per il patibolo (L. Malle, 1958)
Ascensore per il patibolo (Ascenseur pour l'echafaud)
di Louis Malle – Francia 1958
con Jeanne Moreau, Maurice Ronet
***
Visto in DVD, con Hiromi.
La moglie di un industriale convince l'amante ad assassinare il marito: ma l'uomo, dopo aver commesso il delitto, rimane imprigionato nell'ascensore mentre sta fuggendo, mettendo in moto tutta una serie di tragici eventi. Un noir disperato, teso e avvincente, modernissimo tanto nella narrazione quanto nella messa in scena. Alcuni snodi della vicenda appaiono forse un po' forzati, ma è il prezzo da pagare per rendere l'idea che il caso e il destino governino le sorti di tutti i personaggi. Per molti versi anticipa la stagione della nouvelle vague ("À bout de souffle" di Godard uscirà soltanto due anni dopo). Ovviamente è anche il film d'esordio di Malle (aveva solo 24 anni), nonché quello che ha reso celebre l'allora giovanissima Jeanne Moreau, grande e indimenticabile nella sua passeggiata notturna e disperata per le strade e i locali (mi ha ricordato quella della Totter in "Stasera ho vinto anch'io" di Wise), mentre Lino Ventura è il poliziotto che indaga nella seconda parte del film. Gran parte del fascino è anche dovuto alla colonna sonora jazz di Miles Davis, realizzata espressamente per la pellicola.
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