Days of being wild (Wong Kar-wai, 1991)
Days of being wild (A Fei jing juen)
di Wong Kar-wai – Hong Kong 1991
con Leslie Cheung, Maggie Cheung
***
Rivisto in DVD.
Non me lo ricordavo così bello. Come il suo primo film, "As tears go by", anche il secondo lungometraggio di WKW non mi era piaciuto molto quando lo avevo visto per la prima volta, mentre adesso ne riconosco tutti i pregi, soprattutto stilistici. La pellicola, un viaggio malinconico attraverso amori, solitudini, delusioni e sofferenze nella Hong Kong degli anni sessanta, è quasi tutta incentrata sul personaggio di Leslie Cheung, giovane nichilista che passa da una donna all'altra e che sembra più interessato alla morte e all'oblio che alla vita. Prima di partire per le Filippine all'inutile ricerca della sua vera madre che lo ha abbandonato alla nascita, ha il tempo di spezzare il cuore di due ragazze, la prima delle quali, Maggie Cheung, troverà conforto nell'amicizia con un poliziotto notturno (Andy Lau) a sua volta testimone poi della fine del protagonista. Con uno stile misurato e rarefatto, il regista fa le prove generali per i suoi capolavori successivi, soprattutto "In the mood for love", del quale condivide già epoca e ambientazione, qualche ralenti e i ritmi latino-americani nella colonna sonora. Il risultato è di altissimo livello, grazie soprattutto alle ottime interpretazioni degli attori e alla magica fotografia di Christopher Doyle, giocata tutta su tenebrosi toni di verde. Curiosa l'ultima scena, con protagonista il gigolò interpretato da Tony Leung Chiu-wai, che in questo film ha un ruolo davvero marginale ma che successivamente diventerà l'attore per eccellenza di WKW.
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