X-Men: Conflitto finale (B. Ratner, 2006)
X-Men: Conflitto finale (X-Men: The Last Stand)
di Brett Ratner – USA 2006
con Hugh Jackman, Halle Berry, Ian McKellen
**
Visto ieri al cinema Splendor, con Valeria.
Diciamo subito che l'assenza di Bryan Singer alla regia di questo capitolo conclusivo della prima trilogia sui mutanti si sente parecchio. Impegnato con il progetto di "Superman returns", il regista avrebbe dovuto essere sostituito da Matthew Vaughn (che dirigerà poi il prequel "X-Men: L'inizio"), ma alla fine è stato scelto il mediocre Ratner. Pur essendo decisamente inferiore al precedente, mi sono comunque divertito a vederlo perché dei tre è quello con più riferimenti diretti al fumetto (a cominciare dalla lotta contro le Sentinelle nella stanza del pericolo). Non per niente una delle due trame principali, come si poteva immaginare già dal finale di "X-Men 2", è quella di Fenice, una delle saghe più celebri di Chris Claremont e John Byrne, anche se spogliata degli elementi cosmici e ridotta a una "semplice" questione di schizofrenia. Alla storia di Fenice si interseca la vicenda principale, la scoperta di un farmaco in grado di sopprimere il gene che dona i poteri ai mutanti. Questa parte, purtroppo, è trattata assai superficialmente, forse perché si è preferito abbondare con i combattimenti anziché dedicare più tempo ad approfondire i personaggi, alcuni dei quali (Colosso e Angelo, per esempio) sono quasi sprecati. Una delle preoccupazioni degli sceneggiatori, poi, sembra essere stata quella di giustificare la natura di "capitolo conclusivo" del film: ed ecco che gran parte dei protagonisti degli episodi precedenti fa una brutta fine, si defila o perde i poteri (ma nel finale c'è qualche sorpresina). In compenso c'è più spazio per un’ottima Kitty, già intravista brevemente nei film precedenti. Fra le new entry: la Bestia e Angelo tra i buoni (e così sono presenti tutti e cinque gli X-Men originali del fumetto, anche se mai contemporaneamente); il Fenomeno (non male la sua resa) e Madrox l'uomo multiplo tra i cattivi. La franchise sarà "resettata" dallo stesso Bryan Singer con "X-Men: Giorni di un futuro passato", che di fatto annullerà gli eventi qui presentati.
3 commenti:
dai tutto sommato non era male ^_^
anche se avrebbe potuto durare un po' di più dando modo di approfondire alcuni aspetti lacunosi...
No, no, non era male infatti :-)
Però alcune cose dovevano davvero curarle meglio. Per esempio Angelo: viene introdotto in maniera molto "forte" (la scena in cui da bambino si taglia le ali), e poi nel resto del film ha un ruolo decisamente minore. E anche altri personaggi (Magneto, Mistica, Rogue) mi sono sembrati ridimensionati rispetto agli altri film.
La trama della cura per i mutanti, poi, poteva essere resa in maniera un po' più tormentata. Così sembra quasi una pozione magica che ha un effetto istantaneo e indolore. Quando i soldati sparano le fialette, sembravano le armi di Blade contro i vampiri!
sì hai ragione...
appunto magar con qualche minuto in più e effetto pseciale in meno sarebbe stato meglio...
che peccato é_è
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