1 giugno 2006

X-Men (Bryan Singer, 2000)

X-Men (id.)
di Bryan Singer – USA 2000
con Patrick Stewart, Ian McKellen, Hugh Jackman
**1/2

Rivisto in DVD.

I mutanti, individui con una mutazione genetica che dona loro straordinari poteri, conducono in segreto una guerra che vede in campo essenzialmente due fazioni: gli X-Men, guidati dal professor Xavier, in guisa di super-eroi; e la confraternita di Magneto, che sogna il predominio sulla razza umana. L’universo dei comics degli X-Men è estremamente complesso e non era facile trasporlo al cinema. Singer e collaboratori ci sono riusciti tutto sommato abbastanza bene, prendendosi alcune libertà (l’età di alcuni personaggi, per esempio) e calando la storia in un contesto più "realistico" che fumettistico. La principale difficoltà era naturalmente quella di presentare così tanti personaggi e i loro poteri, cosa che fra l’altro occupa gran parte del film a discapito della trama. L’approccio scelto è stato di guidare lo spettatore attraverso due di loro, Rogue (Anna Paquin) e Wolverine (Hugh Jackman), che scoprono i propri poteri e vengono in contatto per la prima volta con la scuola di Xavier. Del gruppo titolare fanno anche parte Ciclope (James Marsden), Tempesta (Halle Berry) e Jean Grey (Famke Janssen), mentre fra le fila dei ragazzini che studiano nella scuola si intravedono, fra gli altri, l’Uomo Ghiaccio, Kitty e Jubilee. La vicenda non poteva poi prescindere dal villain mutante per eccellenza, un Magneto interpretato in maniera eccellente da Ian McKellen, che insieme a Patrick Stewart (il professor Xavier) rappresenta senza alcun dubbio il punto di forza del cast. A proposito di attori, la pellicola ha lanciato la carriera di Hugh Jackman, anche se quello di Wolverine rimarrà comunque il suo ruolo più celebre (ho sempre rimpianto che Kurt Russell fosse ormai troppo vecchio per la parte). Le scene d'azione, immancabili in un blockbuster di questo tipo, non sono eccessivamente invadenti e i combattimenti sono ben coreografati da Corey Yuen. Il tono generale scelto per il film, nonostante l'assunto fantascientifico, è quello di un certo realismo che ha portato, per esempio, ad abbandonare i variopinti costumi da supereroi in favore di più credibili tute nere (una scelta che, a sua volta, si rifletterà per breve tempo nelle storie a fumetti). Da sottolineare anche la cura nelle scenografie e negli ambienti, con "X" che compaiono un po' dappertutto. Trattandosi di un film della Fox (quelli prodotti direttamente dai Marvel Studios sono ancora di là da venire), sono del tutto assenti riferimenti al più ampio universo Marvel, e lo stesso varrà per i seguiti. In ogni caso la pellicola è da ricordare perché si tratta di uno dei primi cinecomic realizzati in maniera seria e con notevoli ambizioni, e il cui successo aprirà la strada a quello che diventerà il principale filone dei blockbuster hollywoodiani di inizio millennio.

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