14 giugno 2006

A est di Bucarest (C. Porumboiu, 2006)

A est di Bucarest (A fost sau n-a fost?)
di Corneliu Porumboiu – Romania 2006
con Mircea Andreescu, Ion Sapdaru
***

Visto al cinema Anteo, in originale con sottotitoli
(rassegna di Cannes)

Siamo sotto Natale, in un piccolo centro abitato della Romania, a malapena ravvivato dai bambini che fanno esplodere incessantemente i petardi per le strade. Il 22 dicembre, anniversario della liberazione del paese dal dittatore Ceausescu, una scalcinata emittente televisiva locale manda in onda un dibattito per determinare se anche questa città di provincia abbia partecipato in maniera attiva alla conquista della "libertà": si tratta di chiarire innanzitutto se ci sia stata davvero una rivoluzione (il titolo originale significa appunto "C'è stata o non c'è stata?") oppure se tutti siano scesi in piazza quando ormai i giochi erano già stati fatti nella Capitale. Il dibattito è esilarante, grazie agli interventi di un professore ubriacone, perennemente indebitato, e di un anziano pensionato che si veste da Babbo Natale: tutto viene ridimensionato, e alla fine i grandi eventi storici sembrano un po' più piccoli e insignificanti. Un film brillante che strappa molte risate, pur trattando di temi seri e tragici: godibile e divertente, è permeato di un umorismo amaro, essenziale e surreale che ricorda un po' le pellicole di Aki Kaurismäki. Credo che sia stato il primo film rumeno che abbia mai visto. E nonostante già sapessi che il rumeno è una lingua latina, e non slava, mi sono stupito nel sentire come gran parte delle parole fossero comprensibili e simili all'italiano (e anche al francese e allo spagnolo, naturalmente).

3 commenti:

domenico ha detto...

Ciao ho visto questo film la settimana scorsa. Devo dire che è veramente bello. Fantastico il vecchietto con le sue gag esileranti durante il talkshaw. Come giustamente dici dietro le risate si nasconde una triste storia di fondo. Buona giornata Edo

marco c. ha detto...

anche per me è stato il primo film rumeno. non mi è piaciuto molto, ne ho avuto una pessima impressione dei rumeni (quando ancora qui nella mia cittadina non erano il primo gruppo etnico straniero). mi riferisco in particolar modo proprio al vecchio che per fare un regalo alla moglie, dato che i fioristi erano chiusi, decide di sfondare un vetro del giardino botanico comunale. non si fà. notevole anche la scena dove il conduttore rumeno dice a un cinese di non criticare il loro modo di vivere perchè lui in realtà è solo uno straniero immigrato.... lo so che è solo un film ma è quello che ho pensato. hai visto "francesca"?

Christian ha detto...

Ma sono momenti comici! ^^ Quello dei fiori non è molto diverso dalle scenette sull'arte di "arrangiarsi" presenti in tante commedie italiane degli anni '50 e '60.

"Francesca" non l'ho visto.