26 maggio 2023

Le otto montagne (Van Groeningen, Vandermeersch, 2022)

Le otto montagne
di Felix Van Groeningen, Charlotte Vandermeersch – Italia/Bel/Fra 2022
con Luca Marinelli, Alessandro Borghi
**1/2

Visto in TV (Sky Cinema), con Sabrina.

La storia dell'amicizia fra Pietro (Luca Marinelli) e Bruno (Alessandro Borghi), dal loro primo incontro da bambini – quando il primo, "cittadino" e introverso, si reca in vacanza con la famiglia da Torino sulle Alpi valdostane e conosce il secondo, bimbo "montanaro" e incolto – a quando, da adulti (e dopo la morte del padre di Pietro (Filippo Timi), l'uomo che aveva fatto innamorare il primo della montagna e aveva "adottato" il secondo come un figlio sostituto nel periodo in cui il vero figlio, per ribellione, non gli parlava più), restaureranno un vecchio rudere in alta quota per trascorrervi le estati; fino a quando le differenti personalità li spingeranno a prendere strade diverse. Pietro girerà il mondo alla ricerca di sé stesso, trovando un nuovo equilibrio scalando le vette tibetane; Bruno, invece, si inselvatichirà e si chiuderà sempre più in sé, incapace di lasciare la montagna dove è nato e cresciuto: due atteggiamenti di fronte alla vita che si rispecchiano nella metafora buddista delle "otto montagne" che circondano il mondo: è meglio fare il loro giro oppure rimanere al centro senza muoversi? Dal romanzo di Paolo Cognetti (vincitore del premio Strega), sceneggiato da una coppia di registi belgi (lei, in precedenza solo sceneggiatrice dei film di lui, firma qui la sua prima co-regia), una storia di amicizia ad ampio raggio (temporale e geografico), focalizzata su due personaggi agli opposti eppure in grande sintonia, accomunati soprattutto dall'amore per la montagna e dal rifiuto dei compromessi e dell'adattarsi alla vita "cittadina". Il soggetto è notevole, i temi profondi, i personaggi in grado di catturare lo spettatore, che potrebbe identificarsi nell'uno o nell'altro: peccato che l'esecuzione sia un po' zoppicante, soprattutto a livello di scrittura, con dialoghi e passaggi da fiction televisiva. Anche recitazione e regia non brillano più di tanto. Almeno ci sono bei paesaggi. Girato in 4:3. Premio della giuria a Cannes.

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