20 maggio 2022

Ghostbusters: Legacy (J. Reitman, 2021)

Ghostbusters: Legacy (Ghostbusters: Afterlife)
di Jason Reitman – USA 2021
con Mckenna Grace, Finn Wolfhard
**1/2

Visto in TV (Now Tv).

Trasferitisi con la madre Callie (Carrie Coon) nella fattoria in Oklahoma ereditata dal nonno materno, da poco defunto, i giovani Trevor (Finn Wolfhard) e Phoebe (Mckenna Grace) scoprono che questi non era altro che Egon Spengler, uno degli originali "Acchiappafantasmi" che nel 1984 salvarono New York dall'invasione di Gozer, divinità sumera che sta per tornare proprio nella tranquilla cittadina di Summerville... Sequel diretto (e in "tempo reale": sono passati quasi quarant'anni sia nella finzione che nella "realtà") del cult movie di Ivan Reitman, con la regia del figlio d'arte Jason, che fa giustamente finta che il brutto reboot del 2016 non sia mai esistito. Oltre a presentare una "nuova generazione" di Acchiappafantasmi (termine correttamente usato nel doppiaggio italiano, anche se non nel titolo), è anche un omaggio nostalgico e celebrativo alla pellicola originale, di cui riappaiono in brevi apparizioni i personaggi principali (e i loro attori: Dan Aykroyd, Bill Murray, Ernie Hudson, Annie Potts e, solo sui titoli di coda, Sigourney Weaver; Harold Ramis, nel frattempo defunto, è invece sostituito dallo stesso Ivan Reitman, in versione fantasma, in una serie di scene assai toccanti). Lungi dal deludere come ci si sarebbe potuti attendere, la pellicola è a tratti sorprendente: nella prima parte presenta toni piuttosto diversi da quelli comici del passato, calcando maggiormente sul versante misterioso e drammatico, quasi da horror familiare, e mantenendo però il misterioso connubio fra scienza e soprannaturale (nella fattoria del nonno, i ragazzi ritrovano tutte le vecchie apparecchiature dei Ghostbusters, comprese le trappole, gli zaini protonici e l'automobile Ecto-1, rimettendole in funzione con l'aiuto del fantasma di Egon). I nuovi personaggi sono divertenti ed eccentrici – compresi comprimari come il piccolo complottista Podcast (Logan Kim), che stringe amicizia con la nerd Phoebe; l'insegnante-sismologo Gary Grooberson (Paul Rudd), che proietta vecchi film horror per gli studenti in classe; e Lucky (Celeste O'Connor), la figlia dello sceriffo locale, che prende in simpatia Trevor – e con il loro umorismo (diverso, ma non troppo, da quello originale) traghettano la pellicola fino a una parte finale che, a dire il vero, ha il difetto di riproporre le stesse situazioni del primo film, nonché di riesumarne il villain (Gozer il gozeriano, appunto, con i suoi lacché Mastro di chiavi e Guardia di porta) e le dinamiche (l'unica differenza è l'ambientazione, praticamente all'opposto, con il deserto dell'Oklahoma al posto della caotica città newyorkese). Persino l'uomo dei marshmallow Stay Puft fa una ricomparsa, stavolta in versione minuscola (e multipla). Nel complesso, però, la pellicola lascia una buona impressione, anche se strada facendo si trasforma da un'avventura a sé stante in una nostalgica (e commovente, dato il nome del regista, anche sceneggiatore, e il coinvolgimento del cast originale) rivisitazione del passato, quasi alla "Stranger Things" (non un caso, vista anche la presenza di Wolfhard). Olivia Wilde è Gozer, J.K. Simmons il (redivivo) architetto folle Ivo Shandor, solamente citato nel primo film. La dedica finale, ovviamente, è "per Harold" (Ramis).

2 commenti:

Babol ha detto...

Tanto ho apprezzato la prima parte, fresca e "diversa", tanto mi sono depressa con la seconda, praticamente un remake scena per scena, con tanto di musiche, del primo film. E quella comparsata sul finale, invece di strapparmi lacrime, mi ha messo il nervoso.

Christian ha detto...

A me la comparsata nel finale è piaciuta, ma sono d'accordo nel dividere il film in due parti: originale e accattivante la prima, troppo derivativa la seconda (potevano inventarsi almeno un nuovo nemico!). Comunque pare che arriveranno ulteriori seguiti con questa "nuova generazione" di Acchiappafantasmi (almeno i personaggi sono simpatici).