12 maggio 2022

Impiegati... male! (Mike Judge, 1999)

Impiegati... male! (Office space)
di Mike Judge – USA 1999
con Ron Livingston, Jennifer Aniston
**1/2

Visto in TV (Disney+).

Peter Gibbons (Ron Livingston) odia il suo lavoro. Programmatore per un'azienda che sviluppa software per le banche, trascorre le giornate in uno stretto cubicolo, in un ambiente frustrante e malsano, e in particolare è continuamente vessato dal suo capo Bill Lumbergh (Gary Cole), che inizia ogni discussione con la frase "Ci sono problemi?", gli chiede regolarmente di fare straordinari e si impunta sulle questioni più irrilevanti. Ipnotizzato accidentalmente da un terapeuta che lo "libera" da inibizioni e stress, sviluppa all'improvviso un atteggiamento più leggero e disincantato: e non solo non viene licenziato, ma addirittura promosso al ruolo di dirigente! Nel frattempo si dichiara alla ragazza che ha sempre amato da lontano (Jennifer Aniston, cameriera in un ristorante dove a sua volta ha i suoi problemi con un manager ipocrita e le sue assurde regole) e aiuta due colleghi (David Herman e Ajay Naidu), loro sì licenziati, a "vendicarsi" grazie a un virus che sottrae gli spiccioli degli arrotondamenti dai conti correnti delle banche ("Come in Superman 3"). Dal creatore di "Beavis and Butt-head", una satira del mondo del lavoro sulla falsariga di "Clerks" (qui a essere preso di mira è specificatamente l'ambiente dei colletti bianchi e delle società di software che impazzavano già negli anni Novanta: Peter, in particolare, è incaricato dell'aggiornamento dei sistemi in vista del Millenium Bug). Per certi versi, il tutto ricorda la strip a fumetti "Dilbert". Memorabili, fra le varie scene, il "pestaggio" ai danni della fotocopiatrice/fax che faceva impazzire gli impiegati, nonché i colloqui a cui i due "tagliatori di teste" Bob (John C. McGinley) e Bob (Paul Willson) sottopongono i dipendenti. Il film è ispirato a una serie di cortometraggi animati realizzati da Judge a inizio carriera, da cui proviene il personaggio di Milton (Stephen Root), l'impiegato licenziato che però continua a lavorare, sempre sull'orlo della follia. Cult movie in patria.

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