10 febbraio 2017

Split (M. Night Shyamalan, 2016)

Split (id.)
di M. Night Shyamalan – USA 2016
con James McAvoy, Anya Taylor-Joy
**

Visto al cinema Orfeo, con Sabrina.

Tre giovani ragazze vengono rapite e imprigionate in uno scantinato da un uomo, Kevin, che soffre di un disturbo dissociativo della personalità: dentro di lui, infatti, convivono 23 persone diverse, alcune delle quali buone e altre cattive... Dopo diversi flop di critica e di pubblico, Shyamalan sembra aver ritrovato la strada a lui più congeniale, quella delle produzioni a basso budget che si basano più sulle idee che sugli effetti speciali, e torna a trionfare al botteghino con un horror che però, detto semplicemente, fa poca paura. Ed è un peccato, visto che il soggetto, anche se non originalissimo, è comunque interessante. Certo, ci sarebbe voluto un attore più dotato di McAvoy, che non brilla particolarmente in una parte scritta apposta per mettere in scena le doti recitative (ma forse la colpa è del doppiaggio italiano, e per apprezzare la prova dell'attore il film andrebbe visto in lingua originale) e la capacità di dar vita a tante personalità ed espressioni diverse a seconda della personalità che, di volta in volta, viene alla luce: il freddo e metodico Dennis, l'infantile Hedvig, l'effemminato Barry... Come al solito, tutto si spiega banalmente attraverso i traumi subiti dal personaggio da piccolo. Ma Shyamalan non esita a inserire tocchi supereroistici: Kevin sviluppa infatti una ventiquattresima personalità, la Bestia, che lo rende una sorta di incredibile Hulk (per non parlare del fatto che l'idea stessa alla base del personaggio ricorda un altro personaggio della Marvel, il mutante Legione). Serve a poco, per ravvivare la vicenda, il fatto che una delle ragazze rapite, Casey (Anya Taylor-Joy), soffra a sua volta di problemi a socializzare per via degli abusi subiti da bambina. E anche l'anziana psicologa (Betty Buckley) che ha in cura Kevin non aggiunge granché di significativo. Nel finale, un cameo di Bruce Willis (che menziona la propria lotta contro "L'uomo di vetro") rivela che il film si svolge nello stesso universo di un precedente film di Shyamalan, "Unbreakable - Il predestinato". Tre anni più tardi tutti i personaggi si ritroveranno in una terza pellicola che ne conclude le vicende, "Glass".

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